Una sconfitta che non fa male. Banale ma reale, l'Avellino esce dal San Nicola con un risultato sul groppone che potrebbe sembrare roboante, 4-2, da quanto tempo i Lupi non subivano quattro gol al passivo? Ma se si è vista la partita ci si può allora rendere conto facilmente che non è un risultato che desta preoccupazione, anzi. L'Avellino è partito meglio degli avversari, ha provato a spingere ma è stato annichilito dall'uno-due dei galletti che in pochi minuti si sono portati sul 2-0. Ma i biancoverdi non si sono persi d'animo, anzi consci delle proprie possibilità hanno prima riaperto la gara con Comi e poi sfiorato nuovamente il pareggio.

Nel secondo tempo musica simile, il Bari sblocca nuovamente il punteggio prendendo il largo ma Castaldo fa 3-2 in una partita bellissima e aperta a qualunque risultato. Risultato che resta sempre in bilico con i Lupi vicini al pari da una aprte e il bari al quarto gol dall'altra. Fino al 90esimo, quando l'arbitro Fabbri si inventa un rigore per una scivolata di Sciaudone in area non toccato da nessuno. L'arbitro abbocca e chiude la gara. Ma dopo sei risultati utili consecutivi, la testa della classifica conquistata e dopo sole nove giornate di campionato, si può essere soddisfatti di questo Avellino. Una sconfitta in trasferta, tra l'altro su un campo difficile come quello di Bari, ci può assolutamente stare.

Ripetiamo, vietato lasciarsi ingannare dal risultato, quello che deve lasciar sereni, e i tifosi lo hanno dimostrato a fine partita incitando e salutando comunque la squadra, è lo spirito, la tenacia, la voglia di non mollare mai e provare a vincere sempre, qualunque sia il risultato. La classifica certo è molto corta e può sembrare di essere scivolati molto indietro, ma il primo posto è distante solo tre punti. In tre punti ci cono otto squadre, e l'Avellino è stabilmente tra queste.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 19 ottobre 2014 alle 22:53
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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