Sarà sicuramente una sfida particolare per lui che ha allenato Avellino in due stagioni, ottenendo risultati positivi. Cesare Pancotto, oggi coach della Vanoli Cremona, ai microfoni di Ottopagine, ha parlato di Avellino, della sfida di domenica contro i biancoverdi ma anche della sua mancata riconferma in Irpinia e dell'obiettivo che dovrà raggiungere a Cremona: "Avellino è una città che regala positività. In due anni, anche se con diverse proprietà, abbiamo raggiunto risultati importanti. Lo scorso anno siamo riusciti ad ottenere il 60% delle vittorie. Avellino vive con amore la pallacanestro e riesce a trasmettere grande passione. Cremona è una società solida ed organizzata che da diversi anni ormai lotta per restare in A. Qui ho portato il mio entusiasmo. Ora siamo terzultimi. Le quattro vittorie consecutive ci sono costate non poco dal punto di vista fisico e mentale. Ultimamente abbiamo affrontato compagini del calibro di Brindisi, Sassari, Cantù e Roma. Stiamo lavorando per ritrovare la profondità del roster. Sia noi che la Sidigas siamo con le spalle al muro. Noi cerchiamo punti salvezza, la Scandone gioca per un posto nei play off. Quella irpina è una squadra costruita per raggiungere traguardi importanti e, dopo la mancata qualificazione alle Final Eight, punta decisa alla post season. E' un roster forte che rispettiamo ma dobbiamo e vogliamo confrontarci. Ogni società compie delle scelte. Mi piace rimanere realista e guardare al presente. Ora penso solo a Cremona che mi ha dato nuovi stimoli e mi ha permesso di fare l'allenatore, la cosa che amo di più. Domenica ritroverò una squadra e una società che stimo. Ad Avellino ho vissuto due anni positivi, sono ancora in ottimi rapporti con molte persone. Quando arrivai la squadra era in difficoltà e ho subito cercato di dare certezza nei ruoli, responsabilità e chiarezza nei rapporti. I giocatori si sono comportati benissimo".

Sezione: Basket / Data: Gio 13 marzo 2014 alle 17:09
Autore: Carmine Roca / Twitter: @carm_roca
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