Mercoledì 6 novembre la Sidigas sarà chiamata a presentare il concordato in bianco al Tribunale di Avellino per scongiurare il fallimento e abbracciare un piano di rientro per fare fronte all'imponente massa debitoria accumulata nel corso degli anni. 

Intanto, l'amministratore delegato Scalella e il custode giudiziario Baldassarre lavorano alacremente per permettere un cambio di proprietà che farebbe respirare le casse societarie per il prosieguo della stagione.

Più che una cessione del pacchetto societario, si parlerebbe di una cessione "in comodato d'uso" come avvenuto con la Scandone, dove si è insediata una società che gestisce la stagione in corso con Gerardo Santoli al comando, mentre i debiti pregressi sono sempre di "proprietà" della Sidigas. 

Chi subentrerà dovrebbe essere la cordata di imprenditori con sede a Maddaloni, nel casertano e che vedrebbe la presenza dell'ex direttore sportivo della Casertana, Aniello Martone e un gruppo di imprenditori campani ancora top secret per il patto di riservatezza firmato qualche giorno fa con la Sidigas. 

Intanto sembra essersi ritirata la cordata romana che aveva manifestato interesse per il club, mentre l'Ap Green - ancora in attesa di notizie dal fronte Sidigas - potrebbe tirarsi indietro rinunciando all'acquisto dell'Avellino. 

Sezione: Copertina / Data: Lun 04 novembre 2019 alle 17:44
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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