Intervistato da Radio Punto Nuovo, il numero 10 dell'Avellino, Alberto De Francesco, ha parlato delle sue prime impressioni ad Avellino, sulla trattativa con la Reggina, sui compagni e sul campionato appena incominciato. 

Queste le parole del centrocampista biancoverde: "La trattativa è nata tramite il direttore Di Somma e mister Braglia che mi hanno chiesto a Taibi. Ho sentito un forte interesse da parte loro e ho accettato senza problemi la destinazione, visto che è una piazza importante. Non sono certo io a dire la grandezza di Avellino, è un onore per me giocare qua, in una piazza storica e ambiziosa. Il gruppo è compatto, ci stiamo conoscendo poco alla volta, ci sono tutti i presupposti per fare un campionato di altissimo livello e provare a salire di categoria. Il mister è ambizioso, un vincente, ci fa rendere al massimo e sono contento di lavorare con lui. Gli obiettivi? Sicuramente fare bene, ma senza creare aspettative. Ora dobbiamo solo pensare ad allenarci e migliorarci, per affiatarci sempre di più. Non abbiamo obiettivi per il momento, anche se sappiamo l'ambizione della piazza". 


Sul ruolo: "Come ogni professionista sono a disposizione del mister. Ovviamente se mi chiedete dove mi trovo meglio a giocare è nella parte centrale del campo, ovviamente che sia il ruolo di play o davanti alla difesa, anche sulla trequarti non mi dispiace. Prediligo un centrocampo a 3 con due interni al mio fianco, ma ci si adatta a tutto tramite gli allenamenti".

 
La Juve Stabia: "Peccato non avere il pubblico in questo momento, soprattutto in gare così sentite. Non ho ancora avuto modo di vedere lo spettacolo dei nostri tifosi, ho visto qualche video, ma vorrei viverlo in prima persona. Purtroppo la situazione Covid è quella che conosciamo tutti e dobbiamo andare avanti. Sulla Juve Stabia posso dire che ci aspetta un derby tosto, molto complicato. Stanno allestendo un buon organico e credo che lunedì sarà una partita molto difficile e ci sarà da lottare. Noi dobbiamo fare il massimo e concentrarci per fare una grande partita". 


Su alcune critiche iniziali: "Le critiche fanno parte della vita, come anche del calcio. Non devo pensare a questo e cercare di migliorarmi giorno dopo giorno e capire cosa vuole l'allenatore per fare il massimo. Non mi soffermo su elogi o critiche fatte dall'esterno, sono concentrato sul lavoro e questo è l'obiettivo principale. Il resto, fa parte del calcio, ma non deve interessarmi". 


Differenza tra Reggina dell'anno scorso e Avellino: "Le differenze sono tante, ogni squadra è composta da giocatori differenti con caratteristiche diverse anno dopo anno. Il mister è diverso, quello che viene proposto è diverso, quindi, non si possono fare paragoni". 


Sul campionato: "Per parlare di gerarchie è ancora presto. Il campionato è iniziato tardi, le squadre sono un pò tutte in costruzione. Difficile dire chi potrà essere protagonista e chi no, certo, c'è il Bari che è partito bene, la Ternana, poi alcune sorprese, ma è presto ancora". 


Sul fallo su Laezza dell'anno scorso in Avellino-Reggina: "Spesso ne abbiamo parlato. Io sono del parere che non ho fatto fallo, ritengo di non averlo spinto. Lui dice il contrario e si arrabbia. Ormai è acqua passata, la stagione è finita e ne è iniziata un'altra, con la speranza che possa essere ricca di soddisfazioni". 
Sul calendario ostico: "In meno di un mese e mezzo giocheremo 10 partite. E' una situazione particolare che non abbiamo mai vissuto fino ad ora. Però posso dire che dopo alcuni mesi che non si è giocato, siamo anche contenti che si possa giocare così spesso. Io ad esempio non giocavo da marzo prima di Viterbo l'altra settimana, quindi, non vedo l'ora di recuperare". 


Sulla città di Avellino: "Mi trovo bene, non mi aspettavo di trovare una città così tranquilla, bella, pulita. Sono rimasto colpito positivamente e sono ancora più felice della scelta che ho fatto". 


Confronto Toscano-Braglia: "Le differenze sono tante. Ognuno ha i suoi stili di gioco. Una cosa che trovo in comune ad entrambi è la voglia di vincere, sono due tecnici che ci stimolano molto e fa piacere avere allenatori che sono sempre sul pezzo". 


Sul De Francesco uomo: "Sono un ragazzo tranquillo, con i compagni mi trovo bene con tutti, il gruppo è sano, siamo uniti e compatti. Siamo un grande gruppo e con il passare del tempo possiamo amalgamarci sempre di più". 


Sul numero 10: "Onorerò la maglia e su questo posso metterci la mano sul fuoco". 

Sezione: Copertina / Data: Gio 15 ottobre 2020 alle 16:11
Autore: Marco Costanza
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