E' una domenica di riposo e recriminazioni. Davanti all'Avellino una lunga settimana di rabbia e valutazioni, di morale da ricostruire e la voglia di riscattarsi. Si gioca lunedì, quindi i biancoverdi avranno modo di tornare alla gara di ieri, di ricordarla bene, di capire cosa non ha funzionato, di ricucire lo strappo e ripartire.

L'Avellino è una squadra viva, lo ha dimostrato nelle quattro gare della gestione Capuano, giocate a viso aperto contro quattro corazzate del girone (Bari, Ternana, Reggina e Catanzaro), ma è vittima dei soliti errori, delle solite amnesie difensive, che peggiorano lo stato di salute di un attacco che si basa esclusivamente sulle giocate di Charpentier, sempre più imprescindibile per Capuano e i compagni di squadra.

E alla luce delle prestazioni offerte, i quattro punti totalizzati negli ultimi 360 minuti della stagione sono davvero pochi, per quanto fatto vedere in campo, al di là della qualità di un organico che va migliorato sensibilmente a gennaio (a prescindere da chi sarà la proprietà). Ironia della sorte, l'Avellino si è preso il bottino pieno nell'unica partita che non meritava di vincere, restando a secco contro Reggina e Catanzaro che avrebbero potuto lasciargli benissimo almeno un punto. 

L'Avellino ha regalato tre reti al Catanzaro, peccando di attenzione sulle prime due e di ingenuità sulla terza. Errori grossolani commessi dall'intero pacchetto arretrato, con la nota negativa del secondo episodio a sfavore che ha visto coinvolto Laezza. Come era successo domenica, il difensore si è lasciato cadere, stavolta senza neppure entrare in contatto con l'avversario, come invece era accaduto con la Reggina.

Un errore grave, sciocco, commesso da uno degli elementi più esperti della rosa. Voleva trarre in inganno l'arbitro, ha invece permesso al Catanzaro di chiudere la partita. Nel dubbio si resta in piedi, soprattutto se si hanno due metri di vantaggio e la possibilità di scaricare il pallone al portiere o spazzarlo in rimessa laterale. Nel post-gara Capuano ha parlato di fallo commesso da Nicastro, ma neppure troppo in maniera convinta. Rivedendo le immagini avrà sicuramente cambiato idea.

Ora occorre ripartire e farlo in fretta.

Mercoledì c'è la gara di Coppa Italia con la Cavese, ma le attenzioni sono ovviamente rivolte al Potenza, che sarà di scena al Partenio-Lombardi nel posticipo di lunedì. La quinta gara di fila da fare tremare i polsi, ma le gambe dovranno reggere l'urto, perché la prossima sa già di partita da non fallire. 

Sezione: Copertina / Data: Dom 03 novembre 2019 alle 08:38
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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