Una settimana al 6 novembre, data fissata per il concordato del gruppo Sidigas per il rientro del debito. A sette giorni dalla data che potrebbe significare molto per il futuro dell'US Avellino, l'avvocato Angelo Maietta ai microfoni di Radio Punto Nuovo fa il punto sulla possibile cessione della società. "La proroga del concordato dovrebbe essere un caso eccezionale perchè la norma parla di 4 mesi piu' due, già esauriti. A meno di evidenze il Tribunale non dovrebbe autorizzare un'ulteriore proroga. In caso di presentazione, l'eventuale omologazione avviene poi in tempi rapidissimi, 10-15 giorni. Se il concordato non venisse presentato o accettato, la società fallirà. Verrà nominato un curatore fallimentare che dovrà raccogliere documenti e bilanci, libri contabili, ci sarà una sorta di verifica dello stato passivo, potranno essere fatte opposizioni alla richiesta di fallimento e i tempi si allungherebbero ulteriormente. Sarà il curatore ad andare alle assemblee del club al posto di De Cesare o chi per lui (Scalella, ndr). In quel caso per rimborsare i creditori il curatore potrebbe decidere di vendere la società, rapidamente, per recuperare le spettanze arretrate.

Allo stato attuale, con le proposte di acquisto presentate, siamo di fronte a una sorta di asta, verranno fissate date e modalità di esecuzione. Bisogna anche verificare se le manifestazioni di interesse vengono fatte da società autonome o collegate perché è come se "uscissero dalla porta e rientrassero dalla finestra". Vista l'attenzione giudiziaria su questo tema è sempre meglio attivare la procedura di competitività, non solo per un problema economico ma per garanzia di lungo periodo e di progetto. La rateizzazione (come nel caso di Ap Green, ndr) per essere accettata deve avere delle garanzie alle spalle, altrimenti non ci si può fidare. Un tribunale non autorizzerebbe mai un'operazione di questo tipo senza garanzie".

Sezione: Copertina / Data: Mer 30 ottobre 2019 alle 14:24
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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