Se dal punto di vista dei risultati l'Avellino ha superato col minor danno possibile il ciclo terribile seguente all'ingaggio di Capuano (pareggio col Bari, vittoria a Terni e sconfitte contro Reggina e Catanzaro), a preoccupare sono state le ultime prestazioni, soprattutto le ingenuità difensive che sono costate le sconfitte contro Reggina (immeritata dal punto di vista del gioco creato) e Catanzaro (che invece ha fatto registrare una pericolosa involuzione). Ma quantomeno la classifica non ne ha risentito troppo: in una graduatoria che vede impegnate per il post season 15 squadre su 20 (9 per i playoff, 4 per i playout oltre le promozioni e retrocessioni dirette) l'Avellino continua a galleggiare in quella fascia di mezzo che significa salvezza diretta. Ovvero l'unico obiettivo realistico e possibile per questa squadra. Tra alti e bassi l'Avellino sta disputando il campionato che ci si aspettava dopo il terremoto Sidigas, anche se Capuano, che per indole non vuole mai perdere, crede fortemente nella possibilità di andare avanti in Coppa Italia di C. Mercoledì infatti l'Avellino tornerà in campo, al Partenio, contro la Cavese: vincere la competizione, oltre a rappresentare una sorta di miracolo, vorrebbe dire anche un posto nei playoff promozione. Forse anche un po' troppo per lo stato in cui versa l'Avellino, ma in un torneo a scontri diretti provarci non costa niente.

La data da segnare in rosso sul calendario è quella del 6 novembre: tra due giorni infatti si tornerà in campo per la coppa, prima di affrontare poi lunedì in posticipo (diretta su Rai Sport) il Potenza. Ma in quella data ci potrebbe essere anche una svolta importante a livello societario. Perché non dimentichiamo che se la società attuale naviga a vista (ci saranno da pagare le prossime mensilità di calciatori e dipendenti, a gennaio si dovrà rinforzare la squadra soprattutto in attacco ma non è chiaro con quali liquidità poter provvedere), un eventuale cambio di proprietà potrebbe dare una sterzata importante al campionato e alle ambizioni. Mercoledì infatti la Sidigas dovrà presentare il piano di rientro del debito al Tribunale di Avellino, e un aiuto potrebbe arrivare da una cessione dell'Avellino Calcio, eventualità ovviamente ben vista anche dai commissari giudiziari.

Sul tavolo, come noto, c'è l'offerta dell'Ap Green di Serino da 1,1 milioni di euro, la cifra stabilita dalle stime dei tecnici pagabile in 9 rate; ma a far gola sarebbe l'offerta da 2,2 milioni di un gruppo casertano, che avrebbe garantito anche maggiori sicurezze sul piano del saldo e degli investimenti a favore della squadra. Top secret il nome di questo gruppo ma sarebbe, per forza di cose, questa la direzione che la Sidigas starebbe prendendo per completare la cessione del pacchetto azionario, al punto che si parla già di precontratto. Se così fosse, l'Avellino potrebbe scendere in campo mercoledì già sotto gli occhi dei nuovi possibili proprietari: una bella iniezione di fiducia non solo per i tifosi, stufi di questa situazione, ma anche per la squadra che vedrebbe finalmente allontanarsi le nubi dell'incertezza che stazionano sopra la loro testa.

Sezione: Copertina / Data: Lun 04 novembre 2019 alle 13:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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