L'Avellino si coccola il giovane talento Noah Mutanda, il centrocampista classe 2005, lanciato da Biancolino in prima squadra contro la Turris da titolare, e che ieri, nella sfida alla Juventus Next Gen, ha realizzato il primo gol da professionista. Una bella storia la sua, figlio di ragazzi immigrati dal Congo in Germania, nato a Duderstadt, ha cominciato a giocare a calcio molto presto. Ha iniziato nelle giovanili del Gottin 05, poi nel 2018 il passaggio allo Schalke 04, dove fa tutta la trafila fino all'Under17 dove colleziona 17 presenze nel campionato di categoria. Nel luglio 2022 non gli viene perfezionato il rinnovo e rimane svincolato.
Ecco che gli si aprono le porte dell'Italia, nell'ottobre 2022 passa al Napoli che lo aggrega alla Primavera. Milita un anno e mezzo con i partenopei, colleziona 8 presenze con la Primavera, gioca anche in Youh League, la Champions League dei giovani, dove ottiene 4 apparizioni.
Nel gennaio 2024, il ragazzo decide di lasciare Napoli, non riuscendo a dimostrare le proprie qualità. Qui c'è il grande colpo di mercato di Mario Aiello, all'epoca ds della Primavera biancoverde. Mutanda stava tornando in Germania dopo che a Napoli non era stato apprezzato nel settore giovanile, in una stagione, va detto, catastrofica per i partenopei, tra prima squadra e Primavera. Qui la decisione di farlo firmare per l'Avellino, che aveva e ha un grande progetto per le giovanili, tra l'altro anche con la partecipazione al Torneo di Viareggio che i lupi avrebbero sostenuto da lì a poco.
Mutanda accetta di buon grado l'Irpinia. Si mette a disposizione del pitone Biancolino, che lo coccola, lo fa sentire importante, lo fa sentire un vero giocatore. E i frutti si vedono subito. Mutanda è tra i migliori dei lupacchiotti nel torneo di Viareggio, dove segna subito e dimostra ottime qualità. Anche nel campionato di Primavera 3, vinto poi dai biancoverdi, Mutanda è un trascinatore, si nota subito ed è anche protagonista nelle prime gare della nuova stagione, in Primavera 2, dove segna un gol in 3 presenze. Poi la svolta tecnica in sella all'Avellino, Biancolino è chiamato a risollevare i lupi, dopo l'esonero di Pazienza e dell'intero staff dirigenziale. E il pitone, come prima mossa cosa fa, per dare un segnale forte a tutta la squadra? A Torre del Greco piazza Mutanda titolare in mezzo al campo. Un centrocampo di senatori, gente esperta, di categoria, che vede titolare il giovane 2005, nel momento più buoio dei lupi. Biancolino mette Mutanda, fa capire a tutti che con lui giocherà chi merita e fa capire anche al ragazzo, che ha la sua fiducia.
Da quella gara, sono 5 le presenze in prima squadra per il giovane Noah, le successive tutte da subentrato, dove ha sempre dimostrato energia e massima qualità, in ogni spezzone che Biancolino gli ha regalato. E contro la Juve Next Gen, il sogno si realizza, arriva la prima rete tra i professionisti. Un gol cercato, meritato, che va a chiudere una storia bellissima, fatta di lavoro, sacrifici, umiltà. Una grande scommessa vinta dal club, un lavoro di grandi professionisti nel riuscire a strappare la firma di questo talento un annetto fa. Veder segnare un ragazzo che si è fatto le ossa con la Primavera, in prima squadra, è simbolo di soddisfazione per il club, è simbolo di un lavoro encomiabile della società, dello staff del settore giovanile, che al di là delle critiche che spesso si leggono sui social, sta dando i suoi frutti (ieri hanno vinto tutte le squadre delle giovanili giusto per fare un esempio). E vedere Biancolino dare fiducia anche ai vari Arzillo, De Michele (classe 2007), Solaro, Campanile, vuol dire che il lavoro che il club voleva, lanciare i giovani e portarli in prima squadra, sta dando i suoi risultati e la strada intrapresa è quella giusta. Cosa che in passato avevamo visto raramente, se non per eccezioni come Maisto (unico a giocare con una certa regolarità) o Di Martino e lo stesso Fusco, che però non hanno potuto dimostrare le loro qualità con costanza.
Una storia bella quella di Mutanda, un ragazzo molto credente, la domenica mattina va a messa, si fa accompagnare dai membri dello staff delle giovanili, un giovane rispettoso, umile, determinato. Una storia nella storia. molto bella, che abbiamo scovato è anche la sua amicizia con Assan Ouédraogo. Un ragazzo prodigio, un fenomeno, classe 2006, del Lipsia, talento allo stato puro che ben presto esploderà nel calcio europeo.
Ouédraogo è un grande amico di Mutanda, è già leader della Germania Under 17 con cui ha vinto un Europeo e un Mondiale consecutivi di categoria. Trequartista, esterno d'attacco del Lipsia, valutato già 10 milioni ma presto ne varrà almeno il triplo, è grande amico di Mutanda. Nel video postato dalla Youth dell'US Avellino sui social, con il gol di Noah alla Juve Next Gen, c'è il suo like, come ci sono altri apprezzamenti al video dell'esordio di Mutanda, e a tanti altri video che vedono protagonista il giovane biancoverde. Storia di una amicizia vera, di due ragazzi, figli di immigrati africani in Germania, capaci di superare ogni avversità. La bellissima storia di Noah Mutanda, un patrimonio per l'US Avellino, la scommessa vinta del settore giovanile, tanto caro a Giovanni D'Agostino e della Primavera vincente e ben organizzata grazie al lavoro di Mario Aiello, di Giuliano Capobianco e del mister, Raffaele Biancolino. Pitone, che è un elemento importante ora per questo Avellino e che Mutanda, ieri, ha definito il secondo papà. E non può essere altrimenti.
L'Avellino può essere soddisfatto, perchè con Mutanda c'è un segnale per tanti giovani. Credere nelle proprie qualità e sperare sempre. Perchè chi merita, presto, può dimostrare il suo valore.
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