La notizia era rimbalzata nei giorni scorsi anche nella nostra redazione, e nelle ultime ore è stata confermata al punto che anche altri organi di stampa cominciano a parlarne. La cordata Preziosi-Marinelli ancora non si arrendono all'esclusione dalla gara di affidamento del nuovo Avellino, già come si ricorderà diffusero un comunicato in cui esprimevano le proprie perplessità per le modalità di assegnazione dell'incarico a De Cesare, ma ora vogliono andare fino in fondo. E hanno chiesto, tramite l'avvocato Tecce, l'accesso agli atti al Comune di Avellino per capire in che modo si è preferito De Cesare alla loro cordata.

Oltre alla maggiore garanzia economica  a loro dire, si contesta la motivazione espressa dal sindaco Ciampi all'indomani della scelta: "De Cesare ha presentato assegni per 4 milioni di euro, Preziosi e Marinelli nulla". Ma, ribattono i diretti interessati, nel bando non era richiesta alcuna garanzia materiale ma solo un progetto sostenibile. E il loro sembrava il migliore. 

Ecco perché si chiedono gli atti: il Comune sta prendendo tutto il tempo necessario a produrre i documenti, 30 giorni, si rischia di andare a campionato iniziato con ripercussioni sulla SSD Avellino poiché Preziosi ha annunciato anche ricorso alla Procura di Avellino. 

Non sembra esserci pace per il calcio ad Avellino.

Sezione: Copertina / Data: Gio 30 agosto 2018 alle 13:10
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
vedi letture
Print