Massimo Rastelli, ex allenatore di Avellino, Cagliari, Pordenone (tra le altre) e ora accostato nuovamente alla panchina dell'Avellino, ha parlato a Supernews ma per ripercorrere le tappe della sua carriera.

Massimo, nel 2004 torni in Campania da calciatore, vestendo la maglia dell’Avellino. Il primo anno tra le fila dei Lupi conquisti subito la promozione in Serie B, ironia della sorte in finale playoff contro il Napoli. Che ricordi hai dell’esperienza in biancoverde?
"Dopo il fallimento del Como, con l’Avellino ho avuto l’opportunità di riavvicinarmi a casa. Era un girone di Serie C complicato, c’era non solo il Napoli di De Laurentiis ma anche altre squadre davvero forti. Abbiamo approfittato dalla partenza a rilento degli azzurri e nella griglia playoff abbiamo avuto il vantaggio di avere a disposizione due risultati su tre e di giocare la seconda partita in casa. Purtroppo, nelle due gare decisive per la promozione non ci sono stato a causa di un infortunio rimediato contro la Reggiana nel corso della prima fase dei playoff. Tuttavia, nel derby contro il Napoli, in campionato, ho segnato allo stadio Partenio davanti a 40mila spettatori. In quel frangente avevo i crampi, infatti avevo chiesto la sostituzione pochi istanti prima. Poi ci fu una punizione di Moretti da metà campo e riuscii a toccare il pallone di testa sotto porta. Era destino dovessi fare gol, una bella emozione".

L’Avellino quest’anno era arrivato carico ai playoff, ciononostante nel confronto con il Foggia i rossoneri hanno avuto la meglio. Nell’ambiente biancoverde c’è grande rammarico. Qual è il tuo pensiero a riguardo?
"La società ha investito tanto per la promozione in Serie B. Assieme al Bari e al Catanzaro era sicuramente tra le squadre favorite del girone C. Dopo il cambio di allenatore l’Avellino sperava di giocarsi la promozione diretta fino alla fine, ma così non è stato. Qualcosa non è andato come doveva andare, ma dall’esterno è difficile giudicare. Quella biancoverde è una piazza importante ed esigente, che dà sicuramente grandi pressioni. I tifosi, giustamente, vorrebbero la loro squadra almeno in Serie B. Per l’Avellino la cadetteria sarebbe il minimo…".

Sezione: Copertina / Data: Lun 23 maggio 2022 alle 11:05
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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