L'Avellino cade ancora e conferma di attraversare il periodo più difficile dall'inizio della stagione. Al "Partenio-Lombardi" passa il Brescia grazie alla rete di Corvia, giunta a pochi minuti dal termine del match. Solo tre punti nelle ultime quattro partite per i lupi. Se nella prima parte del girone di ritorno è stato lecito fare appello alla malasorte per alcune partite in cui oggettivamente l'Avellino avrebbe meritato di più, questo discorso è difficilmente proponibile dopo le ultime prestazioni della squadra. Gli uomini di Rastelli sono apparsi lenti e prevedibili, quasi mai pericolosi. Meglio ammettere che i biancoverdi sono in netta involuzione dal punto di vista atletico e che molti giocatori sono la brutta copia di quelli ammirati nella prima parte di stagione piuttosto che cercare alibi nel caldo o nella sfortuna. Certo, sarebbe ingiusto dire che il Brescia abbia pienamente meritato il successo ma i lombardi hanno dimostrato di crederci di più e di essere in condizione di poter arrivare ai tre punti. L'Avellino deve recitare il mea culpa per aver subito la rete decisiva in maniera davvero ingenua. In certe partite, come quella di oggi, e visto anche l'andamento del campionato, sarebbe importante anche portare a casa un punto.
Sono diversi gli aspetti che non hanno convinto, a cominciare dal modulo tattico. L'utilizzo del 3-4-1-2 ha messo in enorme difficoltà il centrocampo biancoverde e il continuo affidamento alle solite palle lunghe non ha fruttato. Sarebbe, forse, stato più adeguato partire con un centrocampista in più e poi, in base all'andamento della gara, decidere se inserire un giocatore dalle caratteristiche esclusivamente offensive. Inoltre, l'Avellino non riesce più a fare gioco sulle corsie laterali. Se prima la fascia destra offriva ampie garanzie con Zappacosta, adesso i lupi fanno fatica anche da quella parte. Non è nostra intenzione colpevolizzare eccessivamente Rastelli. Qualche responsabilità è sicuramente da imputare anche a lui, come ad esempio un utilizzo non sempre convincente del turn over, ma bisogna anche vedere l'altra faccia della medaglia e considerare che se giocano sempre gli stessi è perché, evidentemente, le alternative non convincono.
Ora i lupi saranno attesi dal derby di Castellammare di Stabia. Ci sentiamo di dire che sarà quella del "Menti" la sfida verità, la partita che dirà cosa l'Avellino e i suoi tifosi potranno chiedere a questo finale di stagione. Un'altra sconfitta, in una gara comunque molto sentita, rischierebbe di tagliare ulteriormente le gambe ai lupi, un successo potrebbe riaccendere l'entusiasmo e la fiducia, soprattutto all'interno dello spogliatoio.

Sezione: Copertina / Data: Dom 13 aprile 2014 alle 08:00
Autore: Carmine Roca / Twitter: @carm_roca
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