Tutte li vogliono, nessuno (ancora) li piglia: il mercato in uscita è fermo al palo

Tutte li vogliono, nessuno (ancora) li piglia: il mercato in uscita dell'Avellino è ancora fermo al palo, mentre quello in entrata si muove in maniera spedita con 8 calciatori ingaggiati, ma ancora da ufficializzare.

Una dozzina di elementi sono sul mercato dal 4 maggio, dalla sera dell'eliminazione dai playoff per mano del Foggia e dalla conferenza stampa della famiglia D'Agostino, che sancì la separazione tra la società e una buona parte dei calciatori in rosa.

Forte, Ciancio, Silvestri, Scognamiglio, Sbraga, Tito, Mignanelli, Mastalli, Aloi, Carriero, Plescia e Maniero sono in lista di sbarco, ma al di là di qualche timido corteggiamento, nessuna delle pretendenti si è mossa in maniera decisa, quando mancano 11 giorni all'inizio del ritiro: il rischio è di vedere molti musi lunghi alla ripresa della preparazione. Una brutta gatta da pelare per Taurino.

Forte piace a Novara e Cesena, che sembrava vicina al portiere qualche giorno fa. Silvestri veleggia tra la rescissione del contratto (distante) e un addio con buonuscita incorporata. Poche le squadre che lo vorrebbero: Ancona, Trento e Andria, con la Turris che si è svincolata dopo il rifiuto del difensore, avvenuto un paio di settimane fa.

Ciancio potrebbe finire in una squadra del Nord (Novara?), ma pure lui fatica ad accendere l'interesse di chi dovrebbe sobbarcarsi l'ingaggio elevato, come quello che percepisce Scognamiglio, zavorra per età e stipendio difficile da piazzare. 

Tito lo vorrebbe la Juve Stabia, ma non è detto che i gialloblù lo preferiscano a Vitale, mentre Mignanelli non entusiasma al pari di Sbraga. C'è poi Mastalli, tra le principali delusioni della scorsa stagione, che dopo un timido interesse del Monopoli non ha ricevuto grosse avance.

Per finire: Aloi interessa a Entella e Padova, si è ipotizzato la rescissione del contratto per lui e per Carriero (Monopoli, Pordenone e poco altro), ma si attende che qualcuno si faccia avanti. Difficile piazzare Maniero, al quale solo la Turris pare aver presentato un'offerta, mentre Plescia ha mercato prevalentemente al Sud (Cerignola e Stabia su tutte).