Passeggiando per le strade della sua Bitonto, Cosimo Patierno si è raccontato a TeleSveva, parlando della promozione in Serie B con l'Avellino, della stagione del trionfo e del suo futuro: "Avellino vive di calcio. A inizio stagione è stato difficile, c'erano tante aspettative dopo la vittoria in Coppa contro la Juve Stabia, ma siamo partiti male. La sconfitta a Picerno ci ha spezzato le gambe. Col cambio di allenatore la squadra è venuta fuori. È vero, l'allenatore è sempre il primo a pagare, ma noi calciatori avremmo dovuto dare qualcosa in più. La società ci è stata vicino, ci ha tranquillizzati".

Patierno ha spiegato quando ha compreso che l'Avellino sarebbe stato promosso in B: "A Catania, dove abbiamo giocato una partita spettacolare. Ho provato un’emozione assurda. Al ritorno in aereo da Catania ho capito che avremmo vinto il campionato. Dopo i miei due gol ricordo il silenzio dello stadio, ma anche la carica dei 5.000 tifosi dell'Avellino durante la rifinitura al Partenio-Lombardi. Ci hanno caricato dal primo all’ultimo minuto di allenamento. Sapevamo che se fossimo tornati a casa con un risultato positivo avremmo vinto il campionato. Un altro momento indimenticabile è il triplice fischio a Potenza, contro il Sorrento"

Sul rapporto con Biancolino, Patierno ha dichiarato: "Con lui ho un ottimo rapporto, mi ha dato fiducia sin dal primo giorno. Ero fermo da un mese e alla prima partita, contro il Foggia, senza neppure un allenamento mi ha buttato in campo e ho fatto una doppietta. Dopo la sconfitta al ritorno abbiamo collezionato 11 vittorie di fila, la prima contro il Crotone con un mio gol al 96'. Lì abbiamo capito che potevamo farcela. Quando a gennaio è arrivato Lescano pensavano che ci potesse essere competizione tra me e lui. L’ho invitato a pranzo per fargli capire come stare ad Avellino. Ci siamo divisi le responsabilità". 

Sul rapporto con la piazza biancoverde: "I festeggiamenti per la B sono durati un mese, l’entusiasmo è tantissimo, perché Avellino vive di calcio 24 ore al giorno. Ti senti calciatore. Nell’ultimo periodo non potevo uscire di casa, i tifosi erano dappertutto. Non vedo l’ora di ricominciare, la Serie B è una sfida con me stesso. Sarà difficile ma anche tanto entusiasmante".

Sul futuro: "Ci sono state offerte di mercato in passato, ma per le mie figlie esiste solo l'Avellino. Dopo l'arrivo di Lescano un po’ di squadre si sono avvicinate, ma ho sempre avuto voglia di restare ad Avellino. La società mi ha fatto sentire importante prolungandomi il contratto sino al 2028. Hanno capito il Patierno persona, prima ancora che il giocatore. Restare ad Avellino? Sicuramente sì, da parte mia c’è la volontà di restare, poi è la società a decidere. Il mio sogno era arrivare in Serie B per dare una soddisfazione a mio padre, che ha sempre creduto in me, anche nei momenti bui della mia vita. Avevo deciso di smettere dopo la squalifica con il Bitonto. In futuro mi piacerebbe fare il direttore sportivo, ma anche la ristorazione mi affascina".

Sezione: Copertina / Data: Mer 04 giugno 2025 alle 16:30
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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