Dopo tanto parlare di vicende extra campo, finalmente si torna a parlare solo di calcio giocato: domani c'è un derby che intanto è passato anche sottotraccia tutta la settimana per i noti fatti di Foggia, ma che può dire qualcosa di importante sia per la classifica dell'Avellino sia per la sorprendente matricola Giugliano. Che si ritroverà penalizzata in questa gara, senza i propri tifosi (come per l'Avellino) per vicende a essa estranee. Per conoscere il punto di vista dei partenopei abbiamo ascoltato il ds del Giugliano, Antonio Amodio, figlio di Roberto Amodio, indimenticato calciatore dell'Avellino ai tempi della serie A.

Domenica come noto si giocherà a porte chiuse: una batosta per i tifosi dell'Avellino ma anche del Giugliano estranei a questa vicenda, e che magari pregustavano un derby affascinante e quasi inedito.
"E' chiaro che quando si gioca una partita a porte chiuse in generale è sempre una sconfitta, visto che i tifosi sono parte fondamentale. Non entro nel merito dell'argomento e della scelta, è chiaro che come Giugliano non c'entravano nulla in questa vicenda e non potevamo fare nulla, dispiace soprattutto per i nostri tifosi che non possono seguirci per accadimenti non ascrivibili al nostro club". 

Il Prefetto di Avellino nelle sue motivazioni ha parlato anche di rischio di sicurezza pubblica per un derby che coinvolge due società che giocano nello stesso impianto, ma la tifoseria del Giugliano non ha mai avuto problemi con quella di Avellino.
"La sicurezza è sempre la prima cosa in tutto. Noi giochiamo ad Avellino, siamo ospiti dell'Avellino, c'è un ottimo rapporto tra le società, inoltre i nostri tifosi sono sempre molto corretti. Credo sarebbe stata semplicemente una bella giornata di sport, ma tant'è, accettiamo la decisione".  

Parlando di campo, come arriva il Giugliano a questa partita? Quali insidie può nascondere?
"Noi stiamo bene. Veniamo da una sconfitta non meritata, stiamo facendo ad oggi un campionato importante frutto del lavoro di tutti. Il nostro obiettivo è la salvezza e siamo consapevoli di questo. Sarà una gara difficile, l'Avellino è una squadra costruita per vincere nonostante la classifica attuale. Sono destinati a scalare posizioni". 

Con Rastelli l'Avellino ha cambiato marcia: è nel tecnico il segreto della svolta in questo momento?
"Rastelli è un allenatore molto preparato. Non devo certamente dirlo io, è partito dal basso è arrivato in Serie A, i risultati parlano per lui. Ha dato una grande scossa all'Avellino, ha già lavorato con grandi risultati in questa società, sicuramente è un valore aggiunto". 

Se potesse chi toglierebbe ai biancoverdi?
"Inutile dire un solo nome, l'Avellino ha una squadra forte e completa in tutti i reparti. Sarà una gara bella, ma anche difficile e complicata per noi".

Sezione: Esclusive / Data: Sab 12 novembre 2022 alle 08:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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