Mercoledì alle 20.30 l'Avellino ospiterà il Foggia nel secondo turno dei playoff. Il Partenio-Lombardi è pronto a stringersi attorno ai lupi per provare caricare i biancoverdi contro i satanelli. 
Abbiamo sentito in esclusiva uno dei leader della Curva Sud Avellino, Franco Iannuzzi, che ha così parlato in vista della gara contro il Foggia. 
"Ci avviciniamo a questa gara importante dove dobbiamo dimostrare cos'è Avellino. Chi siamo veramente. Avellino è nostra, dei tifosi, non è solo una squadra, ma rappresenta un popolo. In una provincia in cui non c'è nulla, l'Avellino è una fonte di appartenenza, un marchio sulla pelle, un orgoglio e ora vogliamo dimostrarlo. I calciatori, gli allenatori, passano, chi resta siamo solo noi tifosi e mercoledì dobbiamo vincere per noi stessi, per un popolo intero, per tutti. Anche per voi giornalisti, penso, una cosa sia lavorare in Serie C e una cosa farlo in Serie B o in Serie A, farsi un nome a livello nazionale. Ecco, Avellino può fare questo, e sta a tutti noi, voi compresi, lottare insieme per questo obiettivo, salire in categorie superiori". 

Sui playoff: "Ci crediamo, sono obiettivi importanti, la squadra può dire la sua contro tutti e noi vogliamo essere grandi protagonisti"


A proposito di calciatori, sabato ci sono stati striscioni eloquenti della Curva Sud: "Non voglio fare polemiche, gli striscioni parlano chiaro. Ora è il momento di stare tutti uniti, non per i calciatori, ma per noi stessi, per Avellino, per la città e la provincia. Io sono convinto che lo stadio sarà pieno mercoledì, sto avendo parecchi riscontri positivi e non c'è bisogno di fare appelli ai tifosi. Sappiamo cos'è Avellino. Poi, in campo vanno i giocatori e speriamo che diano soddisfazioni a questo popolo, ma ripeto, i calciatori vanno via a giugno, chi resta siamo noi".

Sull'appartenenza dell'Avellino: "Avellino ci ha dato tanto, come squadra, ha dato la possibilità di far conoscere questo territorio, fino gli anni '70 in tanti pensavano che eravamo provincia di Napoli. Noi vogliamo che anche in futuro Avellino possa darci quanto ci ha dato in passato. Attraverso il calcio vogliamo farci valere. Cercheremo di approdare in una categoria superiore, anche attraverso l'aiuto della proprietà, che ci tiene tanto e sta facendo sacrifici. Vogliamo nuovamente dire "Siamo l'Avellino". Prima potevamo farlo, ora un pochettino meno. Ma piano piano torneremo. Questa è la realtà. Abbiamo fatto belle figure ovunque, in Serie A, 10.000 spettatori in trasferta, ma anche recentemente, a Torino con la Juve eravamo 5.000 tifosi in Coppa Italia. Questo è il popolo irpino, questi siamo noi. Purtroppo la nostra è una terra che offre poco, stiamo perdendo tutti i ragazzi. Chi va a lavorare al Nord, chi all'estero. Purtroppo siamo una realtà che diventa sempre più piccola, ma non solo noi, ma è un problema di tutto il Sud". 

Sul costo biglietti: "La società ha risposto alla grande, ha messo prezzi popolari. La Curva Sud a 8 euro, i ridotti a 5. C'è poco da dire, stanno facendo il massimo per portare gente allo stadio. Stanno rispettando i tifosi come meritano e non era facile, visto che nei playoff il 40% dell'incasso lo prende l'Avellino, il 40% lo prende il Foggia e il 20% la Lega. Quindi, la società è vicina ai tifosi". 

Ora è il momento di vincere: "Ora è il momento di dimostrare il nostro valore, siamo una grande tifoseria, e vogliamo vincere. Dei giocatori non parlo, non ho nulla da dire". 

Sezione: Esclusive / Data: Lun 02 maggio 2022 alle 16:10
Autore: Marco Costanza
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