In vista dell'anticipo di questa  sera, che vedrà l’Avellino impegnato tra le mura amiche del Palermo, la redazione di Palermo24.net  ha contattato Ciccio Baiano, ex attaccante con alle spalle 23 anni di onorata carriera tra i professionisti, nel corso della quale ha vestito anche la maglia della formazione irpina, mentre nella scorsa stagione è stato a Palermo come vice di Giuseppe Sannino: «Lo scorso anno siamo partiti e dopo tre giornate siamo stati spediti a casa. Poi siamo ritornati quando, e non penso di dire delle sciocchezze, la squadra mentalmente era già retrocessa e la società già parlava di programmi per preparare la stagione seguente in Serie B. Anche la tifoseria era ormai già rassegnata, e penso che noi abbiamo portato la speranza di poter fare un miracolo: questo non è accaduto, perché probabilmente era troppo tardi». Non è stata facile  lavorare in un ambiente già rassegnato alla retrocessione: «Era molto rassegnato, con quasi due piedi in Serie B. Però quando siamo tornati, le vittorie che abbiamo fatto hanno portato entusiasmo e tutti sono tornati a credere che ci potesse essere un miracolo. Non c'è stato, ma abbiamo fatto cose importanti».
Ciccio Baiano ha giocato una stagione ad Avellino: «Non ho ricordi positivi, penso che sia stata la peggiore stagione della mia carriera. Ne ho fatte 23 da professionista  e quella di Avellino è stata una scelta sbagliata. Devo comunque ringraziare Pierpaolo Marino perché ha creduto molto in me, anche negli anni seguenti ha sempre speso parole importanti. Ma quella ad Avellino è stata un'annata balorda, siamo partiti per vincere il campionato e ci siamo salvati all'ultima giornata, questo fa capire tutto». Oggi c’è la sfida tra Palermo ed Avellino: «Sarà una partita difficile per tutte e due le squadre, anche se il Palermo è una Ferrari, è un po’ la Juventus della Serie B. Anzi, ho fatto un paragone sbagliato, perché la Ferrari negli ultimi tempi sta andando troppo piano (ride, ndr). Non sarà facile battere l'Avellino, perché il mio amico Rastelli sta facendo un lavoro straordinario. Mi auguro che sarà una bella partita e che vinca il migliore, nell'ambito dei novanta minuti ovviamente, perché se dovesse vincere il migliore in assoluto sarà sicuramente il Palermo». Secondo l’ex attaccante i giocatori decisivi da una parte e dall'altra potrebbero essere: «Un giocatore che mi piace tantissimo tra le fila dell'Avellino è Castaldo. Mi meraviglio che abbia sempre giocato in categorie basse, come la B e la C. Penso che per le qualità di cui dispone, avrebbe meritato una chance anche in Serie A. Dall'altra parte, ce ne sono veramente tanti. C'è Terzi, che reputo uno dei centrali più bravi che ho avuto la possibilità di allenare, un giocatore di Serie A che non c'entra niente con il campionato cadetto. Il Palermo ha la vera forza nel reparto offensivo, perché ha Dybala che pur essendo molto giovane ha grandi prospettive. Poi ci sono Hernandez, Vazquez e Belotti. Davanti sono in tanti e personalmente credo che la differenza la fanno sempre gli attaccanti e il Palermo sotto questo aspetto ha i migliori».

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Ven 04 aprile 2014 alle 08:26
Autore: Redazione Web
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