L'ex attaccante di Salernitana e Napoli, Arturo Di Napoli, è stato protagonista di Intervistagram con i colleghi di Prima Tivvù. 

Tanti i suoi aneddoti legati al mondo del calcio e all'Avellino. 

Queste le sue parole: "Ho seguito il progetto del nuovo stadio. Credo che l'Avellino ha una proprietà molto forte, che sa quello che vuole, che sa quello che deve fare. Non mi fossilizzerei a guardare il discorso secondo posto o terzo posto. Ha fatto un campionato importante, una buona rincorsa, peccato per il Covid che ha influito sulla stagione, ma speriamo che per i playoff possa fare bene. Braglia è un grande tecnico e saprà far valere la sua esperienza. Io mi auguro che le squadre campane possano arrivare il più in alto possibile, chiaro da ex Salernitana mi auguro nella Serie A dei granata, come auguro la B all'Avellino e poi salire presto in massima serie. Al di là delle rivalità, rispetto per le squadre campane, che poi sono belle, sempre nei limiti dello sfottò, le rivalità e la goliardia nel calcio". 
Sui playoff: "E' un campionato nel campionato. Si azzera tutto, è chiaro che la posizione in classifica ti permette di giocare sui risultati. La prima vittoria sarebbe quella di riaprire lo stadio, i tifosi sono l'animo del calcio, non sono un contorno, sono a pari livello con i calciatori. Con una mentalità diversa, ma sono il calcio. I tifosi per me sono adrenalina, sono i protagonisti principali come i calciatori". 
Super Lega: "L'unica cosa che mi preoccupa di tutta questa bufera è che il calcio è in grossa difficoltà, così come le famiglie che non arrivano a fine mese, e vedere cifre del genere fa imbufalire. Non entro nel merito, ma credo che una calmata ce la dobbiamo dare tutti. Non si possono spendere miliardi per un calciatore, è assurdo. Bisogna investire sui giovani. Non si possono i sogni ai bambini. Io da ragazzino avevo il sogno di giocare a San Siro e segnare alla Juve, al Milan all'Inter. Con la Super Lega sarebbe finito tutto. Questo calcio non mi piace".
Lo spareggio a Pescara, la finale Avellino-Gualdo: "Partita particolare che ricordo? Ho perso la Serie B con il Gualdo, nella finale a Pescara. Gigi Pavarese, all'epoca ds del Napoli, e come sapete avellinese, mi portò al Napoli, e mi disse, io ti ho preso perchè hai sbagliato il rigore in finale con l'Avellino, se avessi segnato non ti avrei preso. Ad ogni modo ricordo un muro biancoverde all'Adriatico. Gualdo è un paesino di 15.000 abitanti, vivemmo un sogno ma l'Avellino riuscì a vincere. Io come sapete, sono legato a Salerno, tifo Salernitana e conosco la rivalità con i lupi, ma sempre nel rispetto, io non ho mai offeso la tifoseria biancoverde e non lo farò mai. C'è una rivalità come è giusto che ci sia ma un grande rispetto e ripeto, auguro all'Avellino di salire in B e tornare nel grande calcio". 

Sezione: Focus / Data: Sab 01 maggio 2021 alle 13:10
Autore: Marco Costanza
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