Il giornalista Gianluca Di Marzio è stato intervistato da Il Mattino in occasione di Avellino-Catanzaro, che è un po' la partita del cuore per lui, considerati i trascorsi di papà Gianni con il Catanzaro e la simpatia che il giornalista nutre nei confronti dell'Avellino.

Gianni Di Marzio, ironia della sorte, è stato allenatore di Massimo Rastelli al Catanzaro e di Vincenzo Vivarini, tecnico del Catanzaro, al Cosenza: “Massimo era un ragazzino, ma segnò il gol contro l’Udinese che poi vinse il campionato. Era giovane, ma si vedeva quanto fosse scaltro. Vivarini ha giocato per papà per pochi mesi al Cosenza, quando ci siamo rivisti di recente a Catanzaro me ne ha parlato. Lo stimava molto, perché era un allenatore vecchio stampo, c’erano rapporti molto stretti all’epoca tra giocatori ed allenatori.

Il Catanzaro ha cambiato poco, il Crotone invece ha rivoluzionato ed è un passo indietro. I giallorossi hanno un attacco fortissimo ed i record non possono essere un caso. Dall’Avellino mi aspettavo più punti e sono convinto che con Massimo si avrà una identità differente. Ho grande stima di Enzo De Vito. È stato criticato anche per colpe non sue. Si è sempre dimostrato un vero e proprio talent scout, magari avrà commesso degli errori, ma è un ottimo dirigente. Credo che Rastelli fosse sempre la prima scelta, ma evidentemente non ha potuto ricomporre l’accoppiata immediatamente. Sono contento che Massimo sia tornato ad Avellino, credo possa rappresentare una certezza per tutto l’ambiente. Viene da un periodo di difficile, ma in Irpinia avrà la chance di riscattarsi”.

Avellino e Catanzaro sono società sane, solide, questo in serie C non sempre si trova. Il mio consiglio alle tifoserie è non perdere i presidenti forti. Noto e D’Agostino lo sono e lo hanno dimostrato in questi anni di gestione”

Sezione: Focus / Data: Sab 29 ottobre 2022 alle 10:24
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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