Finisce con una sconfitta la sfida del “Franco Scoglio” contro il Messina. Una partita che per la verità era iniziata anche bene per l'Avellino, con pressing alto e diverse occasioni create nell'area avversaria, ma non sfruttate per imprecisione o scelte sbagliate (un paio di volte Sgarbi entra bene in area ma cerca il compagno Patierno anziché tentare la conclusione). Avellino troppo fumoso in attacco e così arriva il gol del Messina, il più classico degli ex con Plescia a metà primo tempo. Di tempo per recuperare ce ne sarebbe ma accusato il colpo l'Avellino sembra ricrollare nelle incertezze che hanno caratterizzato la prima parte di stagione, l'entusiasmo di inizio partita sulla scia delle ultime due vittorie si spegne pian piano dopo il vantaggio messinese e dopo l'infortunio di Rigione l'Avellino comincia anche a sbandare dietro.

Nel secondo tempo si assiste a un Avellino ancora stordito dal gol, confusionario e fumoso, incapace di rendersi mai realmente pericoloso anche perché il Messina si chiude dietro ed erige un muro davanti a Fumagalli. Anzi in contropiede prova anche a chiuderla con Plescia. Pazienza prova la carta della disperazione inserendo anche Marconi in avanti dopo Gori che aveva rilevato uno spento Patierno, in una sorta di 3-4-3 ma è Fumagalli con due parate in sequenza nel finale di gara a salvare prima su Gori e poi su Marconi. Grande nervosismo in campo, si accendono diverse mischie che l'arbitro fatica a tenere a bada e cominciano a volare i cartellini. Al 90' espulsi Benedetti e Polito per reciproche scorrettezze che portano a una doppia ammonizione nel giro di due minuti. E Avellino che resta addirittura in 9 per l'infortunio muscolare di Cionek poco dopo. Ci sono 8 minuti di recupero in cui l'Avellino non può far altro che lanciare la palla vanti e sperare, mentre il Messina controlla e porta a casa tre punti pesantissimi.

Sezione: Focus / Data: Dom 01 ottobre 2023 alle 16:00
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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