Intervistato da Ottopagine.it, l'ex ds dell'Avellino, Gigi Pavarese, ha difeso senza se e senza ma l'operato di Piero Braglia, attaccando i detrattori e chi critica il tecnico dell'Avellino. 

Queste le sue parole: "Braglia è contestato da una parte della tifoseria? Dico a questi professori, a questi soloni, che cercano di parlare di pallone, perché il calcio è un'altra cosa, di rileggere il curriculum di Piero ed avere rispetto nei confronti di un professionista serio, che, soprattutto in Serie C, dato che è un allenatore di categoria superiore, rappresenta un autentico lusso. Lo dicono i fatti. Lo dicono le sue 900 panchine tra i professionisti. Lo dice la sua carriera. Lo dicono le promozioni. Ricordo che sono cinque, non una, di cui quattro in Serie B.”

Pavarese ha poi continuato: "Resto basito di fronte a tanti musi storti. L'Avellino può godere, finalmente, di un consolidamento societario. Può dormire sonni tranquilli perché ora ha alle spalle una proprietà molto forte. E, invece, ne sto sentendo di tutti i colori. Bisogna essere onesti nel prendere atto che è difficile poter pensare di poter già vincere il campionato, ma, più che per demeriti dell'Avellino, tenendo conto di squadre come Ternana e Bari, che stanno investendo già dalla stagioni o dalla scorsa stagione in maniera considerevole. Guardando in casa propria, l'Avellino è un'ottima squadra. Un gruppo costruito ex novo grazie all'abilità di Di Somma, ma, non di meno, proprio ai consigli di Braglia. Contano i risultati. Il bel gioco? L'unico che recentemente è riuscito a farlo vedere è riuscito Sarri col Napoli. Ma alla fine cosa ha vinto? Nulla. Smettiamola, smettetela. Lasciate stare Braglia, lasciate stare l'Avellino. Una cosa, però, voglio augurarmela. Che queste polemiche non siano strumentali, veicolate da qualche consigliere addirittura in società. Alla società stessa ricordo che hanno avuto la bravura di scegliere ed hanno la fortuna di avere persone come Braglia e Di Somma. Si affidassero loro, lasciassero stare i “consiglioni”. 

Sezione: Focus / Data: Gio 21 gennaio 2021 alle 15:20
Autore: Marco Costanza
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