Nonostante l'accordo trovato finalmente ieri sui canoni pregressi dovuti dall'Avellino al Comune, con una quota stimata in 261 mila euro da pagare in tre anni, di cui 75 mila euro già versati, non si placano comunque le polemiche. L'accordo transattivo non ha convinto la Commissione Trasparenza che, in data odierna, si è riunita presso Palazzo di Città per discutere, appunto, della questione dello Stadio "Partenio-Lombardi".

Come riporta AvellinoToday.it, il Consigliere Ettore Iavocacci solleva diversi dubbi: "Innanzitutto, si parte da una convenzione che non è mai esistita, in merito alla quale il segretario comunale, dirigente delle finanze, ha sempre detto che non vi è mai stato un atto di Giunta a monte. Gli sgravi, secondo quanto previsto dall'art. 216, vanno effettuati per le società che hanno una convenzione. L'US Avellino, nel corso delle stagioni 2018-19 e 2019-20, che convenzione aveva? Non si può ripartire da una convenzione, stipulata nella stagione 2020-21, la cui validità e l'iter burocratico sono tuttora al vaglio della Magistratura". 

E ancora: "Vi ricordo che la società, su 1 milione di euro circa che avrebbe dovuto versare, ne ha pagati soltanto 75mila. E dobbiamo sempre verificare se tale cifra è stata versata. Dovevano essere stati pagati anche i tributi, cosa che, invece non è stata fatta. Non voglio dire che è un trattamento di favore, ritengo però che ci sia un fumus: se non ci fosse stato D'Agostino, questo fumus ci sarebbe stato?" conclude Iacovacci.

Sezione: News / Data: Ven 23 settembre 2022 alle 14:30
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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