"La prossima stagione non ripartiremo da questi giocatori": il presidente D'Agostino è stato chiaro nel post-gara di Avellino-Foggia. Ci sarà un repulisti generale, che riguarderà l'area tecnica e la rosa biancoverde. Ma sarà oggettivamente possibile? Contratti alla mano le intenzioni della proprietà rischiano di scontrarsi contro le volontà dei tesserati, che spalleggiati dai procuratori faranno rispettare gli accordi fino all'ultimo centesimo. 

Considerati i prolungamenti dei contratti a cifre importanti per un campionato a perdere come la Lega Pro, è evidente che, per liberarsi dei calciatori sgraditi alla piazza e alla società, sarà necessario un bagno di sangue non indifferente, dal momento che difficilmente alcuni elementi troveranno squadra alle stesse condizioni economiche. 

In organico soltanto due calciatori sono in scadenza di contratto: De Francesco e Kragl. Se per il primo non ci sono speranze di rimanere in Irpinia, per quanto riguarda il centrocampista tedesco si potrebbe pensare a un rinnovo, che sarebbe avvenuto automaticamente in caso di promozione in Serie B. Kragl, arrivato a febbraio senza preparazione atletica, ha dimostrato di essere un professionista affidabile e di tenerci alla maglia. I tifosi sarebbero contenti di rivederlo in biancoverde la prossima stagione.

Al contrario, chi non è più ben visto è il capitano Aloi: l'espulsione rimediata contro il Foggia, nell'ultima giornata di campionato, pesa come un macigno sul rapporto tra il calciatore palermitano e la tifoseria irpina, che sui social si è scatenata chiedendo la cessione in estate. Però, Aloi ha da poco rinnovato il contratto fino al 2024 e cederlo non sarà facile. La riconferma non verrebbe accolta di buon grado, si prevede un braccio di ferro con il suo entourage.

Il 30 giugno del 2023 scadono i contratti di Forte e Pane: il primo ha deluso dopo aver disputato un'ottima stagione l'anno scorso. La sua riconferma è fortemente in bilico, mentre Pane si è sempre fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa: una sua permanenza in Irpinia, in qualità di secondo, non è da accantonare. Come terzo portiere potrebbe rimanere Pizzella, che ha un contratto fino al 2024.

Per quanto riguarda i difensori, Silvestri e Tito hanno strappato i rinnovi fino al 2024. Il primo resterebbe in biancoverde senza pensarci su due volte e se smussasse la spigolosità del suo carattere dentro e (soprattutto) fuori dal campo (vedi sui social) potrebbe essere il nuovo capitano dell'Avellino. Tito, invece, ha deluso e potrebbe salutare, ma come per Aloi sarà difficile cederlo. 

Si può continuare anche con Dossena e Bove, i cui contratti scadranno il 30 giugno 2023, stesso discorso per Rizzo, che potrebbe scavalcare Ciancio, destinato a salutare l'Irpinia assieme a Mignanelli e Sbraga, che rientrerà dal prestito alla Turris. L'oggetto misterioso Chiti, mai utilizzato e spesso fuori per infortunio o influenza, rientrerà alla Fiorentina per fine prestito, mentre resta da capire quale sarà il destino di Scognamiglio, che al di là di qualche buona prova ha deluso e percepisce un ingaggio parecchio importante vista l'età anagrafica: ma chi è disposto ad accoglierlo a queste cifre? 

A centrocampo, detto di Aloi e Kragl e della sicura partenza di De Francesco, rimangono appese le situazioni Mastalli, Carriero e Matera, legati all'Avellino per un'altra stagione. Mastalli ha giocato pochissimo e quasi sempre in spezzoni di partita e fuori posizione. Con un allenatore che possa valorizzarlo potrebbe pure restare. Carriero ha mercato in Serie B e Lega Pro e l'Avellino a fronte di una buona offerta non lo tratterrà in rosa, mentre Matera è un buon rincalzo e la sua riconferma non è così remota.

In attacco è tutto da decifrare. Maniero ha un altro anno di contratto, ma vanno valutate le sue condizioni fisiche in relazione all'importante stipendio percepito. Plescia ha deluso e potrebbe essere ceduto in prestito, considerato l'accordo fino al 2024. Da Teramo rientrerà Bernardotto, sul quale si potrebbe pure puntare (ma dipenderà dal modulo).

Di Gaudio e Kanoute sarebbero due buone pedine per ripartire, soprattutto nel caso in cui si dovesse giocare con il tridente: in caso contrario valigie pronte pure per loro. E poi c'è Murano, messo praticamente alla porta dal presidente D'Agostino: ma l'ex perugino ha un ingaggio pesantissimo (200mila euro) e un contratto fino al 2024. Infine Micovschi, corteggiato per due mesi la scorsa estate e blindato fino al 2024. Il rumeno dovrà dimostrare di valere la fiducia mostrata dalla società circa un anno fa. Andrà in ritiro con la squadra, magari assieme al connazionale Mocanu, e si giocherà le chance di permanenza.

Ricapitolando, ecco le percentuali di permanenza in biancoverde dei calciatori in rosa.

FORTE: 30%

PANE: 60%

PIZZELLA: 60%

SILVESTRI: 75%

DOSSENA 70%

RIZZO: 60%

BOVE: 50%

SCOGNAMIGLIO: 15%

TITO: 10%

CIANCIO: 10%

SBRAGA: 5%

MIGNANELLI: 1%

KRAGL: 50%

MASTALLI: 50%

MATERA: 40%

CARRIERO: 35%

ALOI: 20%

DE FRANCESCO: 1%

MANIERO: 60%

MICOVSCHI: 50%

KANOUTE: 50%

DI GAUDIO: 50%

BERNARDOTTO: 50%

MURANO: 10%

PLESCIA: 5%

Sezione: Copertina / Data: Ven 06 maggio 2022 alle 10:00
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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