Il tecnico di Pescopagano amaro, scuro in volto al termine del secondo pareggio interno contro il Picerno: "Io sono arrabbiato. Era uno spareggio, l'importante era non perdere qualcuno mi ha detto alla vigilia. Ho avuto il coraggio di togliere un difensore a gara in corso mentre la squadra era a pezzi sotto l'aspetto organico. Quando fai tre gare in pochi giorni non è facile. Posso dire che il primo tempo che ha giocato l'Avellino è un tempo che in C non esiste. Arrivi dieci volte davanti alla porta e non segni, un rigore negato all'inizio, a Catania ci hanno fischiato un rigore contro dubbio. Ci siamo specchiati nel nostro narcisismo al termine del primo tempo. Abbiamo avuto due, tre minuti di blackout anche prima del gol, che sottolineo è un gol che non si può prendere. Salvarsi sarà dura". Categorico e preciso: "Adesso bisogna intervenire sul mercato, è uno strazio andare avanti così. Albadoro ha fatto bene, ma abbiamo fatto ventisette cross in area...". Sul mercato: "Mi hanno promesso tre calciatori, i direttori me li hanno promessi". Sulla scelta di Dini: "E' stata mia". Sul gioco: "L'Avellino gioca un grande calcio, questo è fuori discussione". Sugli episodi dubbi che sta subendo l'Avellino: "Per l'Avellino mi farei squalificare sei mesi. Stasera due rigori solari soprattutto quello su Evangelista. Salvo l'Avellino. Se non dovessi farlo, smetto di allenare". 

Sezione: Copertina / Data: Dom 26 gennaio 2020 alle 19:44
Autore: Alfonso Marrazzo
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