Intervenuto a "Città di Ariano", alla trasmissione "Camera Sport", Giovanni D'Agostino, amministratore unico dell'Avellino, ha parlato di tanti temi e dell'importanza della provincia per l'US Avellino e i progetti per il futuro. 
Queste le parole di D'Agostino: "Stiamo vedendo i risultati dei nostri sacrifici, mancano 6 partite alla fine e siamo proiettati verso i playoff, anche se a malincuore. Come insegna mio padre puntiamo sempre al massimo, purtroppo però la Ternana è imprendibile, ha fatto qualcosa di eccezionale e si possono fare solo i complimenti. Noi siamo proiettati per i playoff e speriamo di arrivarci al massimo, ma il mister e tutti i ragazzi stanno facendo un grande lavoro. E' presto ancora per fare bilanci, aspettiamo qualche settimana e poi tireremo le prime somme in merito al campionato". 
Sulla partita di Catania: "Spiace per la gara di Catania, dove è arrivata una sconfitta che ha interrotto la striscia positiva. Abbiamo fatto un primo tempo non buono, poi abbiamo reagito nella ripresa e potevamo anche portare a casa un pareggio ma non ci siamo riusciti. Per ora siamo in linea con quelli che erano gli obiettivi stagionali, anzi, anche meglio, visto che è il nostro primo anno nel calcio e per ora i sacrifici stanno venendo ripagati". 
Unione di intenti nella società: "E' trascorso solo un anno dal nostro arrivo, ma è come se ne fossero passati 10. Ho imparato tante cose, abbiamo vissuto di tutto, compreso il Covid. Io ringrazio una persona come Salvatore Di Somma, che ho sempre detto, è stato il mio padre sportivo e mi ha insegnato tanto. Stiamo lavorando su tanti fattori. Tutti i collaboratori identificano quello che è il nostro spirito e la nostra etica, perchè sono prima persone vere e poi grandi professionisti. Siamo stati bravi a chiuderci e a proseguire dritti a testa ala, lavorando bene dal settore giovanile alla prima squadra". 
Leo Di Martino in prima squadra: "Siamo contenti, è un ragazzo che ha 15 anni, lo abbiamo portato in prima squadra, è stata una bella esperienza formativa per lui che spero possa servirgli per il futuro. So che ad Ariano, sua città, sono tutti felici di questo e speriamo presto possa calcare campi importanti". 
L'importanza della Provincia: "Come ho sottolineato spesso, Avellino non è solo la squadra della città ma dell'Irpinia tutta, dell'intera provincia. Anzi, il motore pulsante è proprio la provincia, anche nei tempi della serie A. Stesso io sono un ragazzo di provincia e so bene la passione che c'è in tutta Irpinia per il lupo e spero che presto possano venire allo stadio i tifosi. Ci mancano tanto. Ormai è un anno che gli stadi sono vuoti e dispiace molto". 
Sullo stadio: "Auspichiamo che già per i playoff si possa accogliere qualche tifoso, stiamo lavorando mettendo dei sediolini in tribuna Montevergine Laterale per ospitare quanti più tifosi possibili. Poi dipenderà dal DPCM, non so dire". 
Sul nuovo stadio: "I progetti sono ambiziosi. Eravamo pronti già per la Festa del papà, il 19 marzo, a presentare il progetto sul nuovo stadio, con una conferenza stampa. Perchè quella data? Perchè volavamo dare al valore della frase "Di padre in figlio" e quindi quella data ci sembrava bella. Per fortuna non è stata fatta, perchè poi il 20 è stata modificata la legge sugli stadi che ci farà slittare un pò la presentazione ma dopo Pasqua verrà fatta. Conoscete anche il nome dell'architetto, che è Gino Zavanella, architetto anche dello stadio della Juventus. Abbiamo stretto un bellissimo rapporto e posso dire che sarà qualcosa di fantastico, avrà un valore che andrà oltre a quello sportivo. Però ora andiamo cauti, serve umiltà e andiamo avanti". 
Uscire dalla Serie C: "Noi abbiamo provato a riqualificare il nome dell'US Avellino, si era fatto un nome brutto, eravamo visti con un pò di scetticismo. Quindi l'obiettivo della nostra famiglia era far tornare Avellino come era un tempo, come alla Serie A. L'obiettivo è uscire da questa categoria e dare nuovamente fierezza ai nostri tifosi".  
Tour nella Provincia: "E' anche una mia idea questa. Cercheremo di incitare tutti i club della provincia, ma anche fuori regione, di organizzare giornate biancoverdi, con tesserati, calciatori, e quant'altro. Quando il Covid sarà debellato lo faremo". 

Il giocatore che più lo ha sorpreso: "Non posso sbilanciarmi in base al ruolo che occupo. Però un ragazzo che davvero mi ha stupito è Fabio Tito. E' arrivato in sordina, in silenzio, e sta dimostrando di non essere da Serie C. Bene o male tutti poi hanno dimostrato il loro valore. In tanti hanno colto al volo l'opportunità di giocare per un club importante".. 

Sezione: Copertina / Data: Ven 26 marzo 2021 alle 16:35
Autore: Marco Costanza
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