Il provvedimento col quale il prefetto Umberto Guidato ha sancito il divieto per la tifoseria beneventana ad assistere alla supersfida di domenica prossima ha suscitato amarezza e polemiche non solo tra i supporters giallorossi ma anche tra quelli biancoverdi.  E a farsene portavoce, nelle dichiarazioni rese al quotidiano Il Mattino, è lo storico esponente della Curva Sud, Franco Iannuzzi:  “Questa vicenda sa davvero dell’assurdo.  Credo che sia logico che il tabellone se è pericoloso per le partite lo è anche per la vita quotidiana e allora perché non va ad essere chiuso al traffico quel tratto di via Annarumma adiacente al settore, sul quale ogni giorno transitano centinaia di veicoli?  Mi chiedo che senso ha continuare a giocare in una cattedrale nel deserto come il Partenio-Lombardi, uno stadio che in massima serie ospitava una media di 40.000 spettatori a gara ed oggi è aperto solo per 5.000.  E’ davvero una vergogna e ad esserne responsabili non è la società  ma sono le istituzioni che non hanno provveduto in questi anni a risolvere la questione né si sono degnate di prendere almeno in considerazione il progetto già pronto per l’abbattimento e la ricostruzione dello stadio”.  Iannuzzi esprime solidarietà ai supporters giallorossi e lancia anche una proposta decisamente provocatoria e destinata a suscitare i riflettori nazionali, nel momento in cui in settimana non si provvederà a risolvere la vicenda e a garantire così la partecipazione dei supporters giallorossi alla supersfida di domenica prossima:  “Se non si riuscirà a trovare una soluzione per consentire ai tifosi del Benevento di venire qui ad Avellino,  chiederò ufficialmente al presidente Taccone di giocare a campo invertito.  Noi siamo pronti anche ad andare a giocare a Benevento.  A patto naturalmente che ci mettano a disposizione 5.000 biglietti.  I derby, aldilà delle rivalità,  sono sempre partite speciali e che credo che sia doveroso assicurare ai tifosi ospiti la presenza sugli spalti, a sostegno dei colori di appartenenza”.  

Sezione: Copertina / Data: Dom 27 gennaio 2013 alle 15:52
Autore: Angelo De Rogatis
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