Si è chiusa ieri alle 23 la sessione estiva dei trasferimenti. Come previsto, l'Avellino ha ufficializzato l'operazione Filkor, andando così a completare un'altra delle diverse trattative che i lupi hanno avviato e portato a termine con il Milan. Rastelli potrà contare su diverse alternative per ogni reparto e ciò gli consentirà di affrontare al meglio eventuali emergenze dettate da infortuni o squalifiche che in un campionato lungo come quello di Serie B possono capitare. Il reparto arretrato ha visto la partenza, in primis, di Izzo che si è accasato al Genoa e l'arrivo del giovane Vergara e di elementi che dispongono già di una buona esperienza nonostante la giovane età come Chiosa e Rodrigo Ely. Confermati Fabbro e Pisacane in virtù dell'ottima stagione dello scorso anno. Diversi i movimenti di mercato anche a centrocampo. Sugli esterni l'Avellino ha perso Zappacosta, accasatosi all'Atalanta, ed ha puntato nuovamente su Luca Bittante, altro giovane di prospettiva che non ha le stesse qualità tecniche del giocatore laziale ma che, comunque, potrà dire la sua anche quest'anno. L'ex Pontedera Regoli ed il giovane Petricciuolo cercheranno di insidiare la titolarità dell'esterno scuola Fiorentina. Sul lato mancino, invece, è arrivato Antonio Zito, giocatore che l'Avellino aveva cercato insistentemente già a gennaio e che i lupi hanno acquistato a titolo definitivo dalla Ternana. Insieme a Zito in quel ruolo è stato acquistato Pietro Visconti che nelle prime apparizioni ha già dimostrato di essere una buona alternativa all'ex Juve Stabia.

Il reparto centrale di centrocampo ha visto gli addii dei vari Togni, Angiulli e Massimo e le riconferme di Arini, Schiavon e D'Angelo. De Vito ha messo a segno il colpo Konè, centrocampista di assoluto valore per la categoria. Il belga Angeli, il giovane D'Attilio e Filkor cercheranno di mettere in difficoltà l'allenatore e di ritagliarsi uno spazio importante. In attacco, è stato riconfermato soltanto Luigi Castaldo. L'Avellino ha dovuto fare i conti con la partenza di Galabinov, che ha fatto ritorno a Livorno, e gli addii di Biancolino, Soncin e Ciano. Al loro posto sono arrivati Arrighini dal Pontedera, Comi dal Milan, il giovane Soumarè dall'Anderlecht e Demiro Pozzebon dall'Olbia. La dirigenza biancoverde ha preferito investire nuovamente su giocatori dal curriculum non di primo livello ma pronti a dare il massimo per la causa e a lottare dalla prima all'ultima giornata. Al direttore sportivo Enzo De Vito, ma in generale a tutta la dirigenza, va dato il merito di aver operato bene e di aver messo a disposizione del tecnico quasi tutta la rosa già per il ritiro di Rivisondoli. Rastelli ha avuto, quindi, l'opportunità di lavorare al meglio sin da subito sul suo 3-5-2 e i risultati si sono già visti se si considera che l'Avellino ha vinto le prime tre gare ufficiali della stagione (due in Coppa Italia, una in campionato). Insomma, i presupposti per fare bene ci sono tutti. Non resta altro che dare fiducia a questa squadra e starle vicino anche nei momenti difficili che sicuramente arriveranno. Solo se ci sarà unione di intenti tra tutte le componenti si potrà andare lontano.

Sezione: Copertina / Data: Mar 02 settembre 2014 alle 11:13
Autore: Carmine Roca / Twitter: @carm_roca
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