Giorgio Perinetti, direttore dell'area tecnica dell'US Avellino, ha parlato a Notte Ritiro, format di Prima Tivvu, analizzando questa prima settimana di lavoro a Palena e parlando soprattutto di mercato. 

Queste le sue parole: "Sono solo sensazioni. Ieri abbiamo fatto questa partitella dove abbiamo visto molta applicazione. Si notano tentativi di coesione di gruppo e questo fa molto piacere".

 Sul suo lavoro: "Non voglio fare confronti col passato perché non lo conosco. Ho una certa esperienza e voglio portare ad Avellino chiarezza e sviluppare un senso di professionalità anche ai calciatori. Abbiamo dato tante piccole regole che devono seguire per tutto l’anno e l’impatto si nota. Poi ci sono i collaboratori che devo aiutare a crescere e difendere per il loro lavoro. Devo coordinare tutti gli sforzi affinché la squadra cresca nell’ambito generale".

Su Varela: "Lo avevo visto nella Libertadores ma al di là delle qualità è un uomo a cui piace giocare a calcio. Ha trentadue ma sembra un ventiduenni. Ho visto tanti segnali positivi non solo in lui ma anche negli altri giovani. Ho visto Tito, che conoscevo poco, già disposto a crederci. In entrambi ho visto la stessa voglia di far bene".

Tito sarà il capitano? "È una situazione condivisibile ma abbiamo ancora tempo per decidere".

Sul difensore che deve arrivare: "Sono sempre restio a fare nomi. Come società devo difendere l’operato perché quando si parla di un giocatore nascono subito giochetti e situazioni. Pensavamo ad un centrale di spessore, carismatico, in grado di guidare il reparto difensivo. Non so quanti ce ne siano disponibili sul mercato. A Venezia scovai Domizzi che fu la chiave per la vittoria del campionato. Spero possa arrivare presto perché è importante lavorare bene sulla difesa. Servirebbe Bonucci ma non verrà mai ad Avellino".

Mazzocco rischia la cessione? "È vero che non gioca da marzo. Pensavamo di ritrovarlo più pronto ma da qui a parlare ad una cessione ce ne vuole. Abbiamo tre calciatori monitorati a Villa Stuart. In questo momento è un calciatore in ritardo di condizione. Dobbiamo avere più pazienza. Abbiamo altri due calciatori come Russo e Trotta che come Mazzocco fanno parte del nostro organico. Con Russo stiamo avviando il discorso per il rinnovo e spero di poterlo annunciare a breve".

Obiettivi in difesa: "I nomi non li posso fare. Ci sono stati attributi una marea di nomi. Sappiamo come funziona il calciomercato. Il mercato è dinamico e ci sono situazioni last minute che oggi non posso pensare ma che a fine mercato posso cogliere. Vorrei che i calciatori abbiano la mia stessa passione a 70 anni".

Su Patierno: "Volevamo sottrarre alla concorrenza questo giocatore. Il dubbio poteva essere quello di puntare ad un bomber dalla Serie B. Abbiamo pensato che quel tipo di giocatore può scendere i categoria e non avere stimoli. Patierno ha qualità da giocatore di categoria superiore. Non so cosa ci faccia in Serie C. Per lui l’Avellino è un arrivo, è un ambiente che può valorizzarlo. Il direttore Condò mi ha bombardato notte e giorno per prenderlo. Sono contento faccia parte dell’Avellino".

Su Sgarbi: "L’avevo visto giocato due volte con la Pro Sesto. L’ho visto giocare contro il Vicenza nei play-off e mi è piaciuto molto. Deve migliorare nel fare gol. Deve convincersi possa fare anche un buon numero di reti. Spero Rastelli possa aiutarlo a farlo crescere anche in questo".

Su Plescia: "Anche lui era un ragazzino del Palermo. Solo in un anno è riuscito ad andare in doppia cifra. Lo stiamo monitorando, gli ho parlato e sinceramente si sta impegnando tanto. Sono contento ci stia mettendo tutta la volontà per far parte del gruppo".

Sull'incentivo ad andare via: "È un istituto che usano tutte le società per venire incontro alle esigenze dei calciatori. Ci siamo detti disponibili a parlare prima per l’incentivo. Tutto avviene con la collaborazione degli agenti. Stiamo parlando con Micovschi che ha delle offerte dall’estero. Diverso il caso di Tounkara per cui presumibilmente procederemo con la rescissione. Ringrazio ancora una volta la società che mi ha dato la possibilità di prendere calciatori prima di cederne".

Sul prossimo girone C: "È difficile fare gerarchie e griglie. Il Girone C si presenta come un’eccezionale palcoscenico. Il Foggia ha perso lo spareggio con il Lecco. C’è il Benevento che ha in organico tanti calciatori dalla Serie B. C’è il Catania che ha tanta ambizione. Il Picerno si sta attrezzando molto bene. Sarà un campionato importante come valori tecnici. Vorrei che l’Avellino fosse tra le squadre più ambiziose. Vorrei una squadra irriverente, che va a giocarsela ovunque".

Sul suo primo mese ad Avellino: "L’Avellino è una squadra che mi ha preso particolarmente. Mi sento davvero preso da questa avventura".

Sezione: Copertina / Data: Dom 23 luglio 2023 alle 23:00
Autore: Marco Costanza
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