Ore 17.17 - E' terminata l'udienza, attesa per la sentenza. Dovrebbe arrivare in serata. 

Ore 17.15 - L'avvocato Eduardo Chiacchio piazza, probabilmente, il colpo del ko alla Procura Federale: "Con questa carenza di atti, e con l'assenza di quelli richiesti dall'accusa, non si può colpevolizzare una società. Si può arrivare a una condanna quando c'è una data di incontro, un contatto, una telefonata tra elementi delle due società. Ma qua non c'è nulla. La Procura Federale, nonostante gli sforzi, non è stata capace di trovare prove. Una società, tralasciando la quantità di punti di differenza, avrebbe mai potuto pensare di non vincere la partita, puntando su un risultato, il pareggio, che non le avrebbe permesso di andare in Serie B? E poi quali sono i calciatori dell'Avellino invischiati nella combine? Non ve ne sono...". 

Ore 17.03 - Il legale di Vincenzo De Vito: "In un'intercettazione telefonica Cosentino pronuncia il nome Enzo. Secondo la Procura Federale Enzo è l'avvocato Vincenzo De Vito. Ma Cosentino non ha mai conosciuto il direttore De Vito, a tal punto da chiamarlo con un diminutivo". 

Ore 16.50 - L'udienza va avanti senza intoppi. Si avvicendano i legali difensori. Dopo la Rondinelli (legale di Cosentino) tocca all'avvocato di Ortoli, ex direttore sportivo del Catanzaro. 

Ore 16.40 - L'avvocato Pittella (legale del Catanzaro): "Non ci sono tracce di combine, soltanto delle dichiarazioni del presidente Cosentino. Ma di prove non ce ne sono". 

Ore 16.32 - L'avvocato Massaro (legale di Taccone) afferma che il TFN ha già deciso di non supportare la tesi della Procura Federale, in quanto le intercettazioni telefoniche, anzi, le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche non evidenziano illeciti o tentativi di illeciti: "Non ci sono telefonate prima della partita e non risultano telefonate dopo la partita. Non viene fatto menzione di date di incontri, non ci sono accordi tra calciatori e poi il pareggio non serviva a nulla"

Ore 16.30 - Si è entrato nel merito. Il Procuratore Federale Gioacchino Tornatore ha confermato le richieste di condanna di primo grado (retrocessione in categoria inferiore e tre punti di penalizzazione). 

E' in corso di svolgimento il processo d'appello del Caso Catanzaro. Le difese hanno già affondato il primo colpo. La Corte Federale d'Appello ha infatti bocciato la richiesta della Procura Federale di inserire in appello il materiale non presentato in primo grado. Si entra nel merito, la sentenza è attesa in serata. Non sono presenti in aula il presidente Walter Taccone e il direttore sportivo Vincenzo De Vito. 

Sezione: Copertina / Data: Mer 11 aprile 2018 alle 16:20
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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