Si è concluso a Roma il processo della Procura Federale in merito alla presunta combine di Avellino-Modena e Avellino-Reggina del 2014. L'accusa ha formulato le sue richieste, richieste pesanti per i tesserati all'epoca dell'Avellino.

Sono infatti stati chiesti sei anni di squalifica e 20 mila euro per Armando Izzo, ritenuto l'anello di congiunzione tra gli ideatori della combine e gli autori materiali. Sei anni anche per Francesco Millesi piu' 20 mila euro di ammenda. Tre anni di squalifica per Maurizio Peccarisi piu' 50 mila euro di ammenda. Sei anni e 20 mila euro per Luca Pini. Sei mesi e 30 mila euro per Fabio Pisacane.

Per omessa denuncia: chiesti sei mesi di squalifica e 30 mila euro di ammenda per Gigi Castaldo, Mariano Arini e Raffaele Biancolino.

Per Walter Taccone l'accusa chiede 9 mesi di inibizione e 45 mila euro di ammenda per il ruolo ricoperto in società e per omessa denuncia.

Ed eccoci alla richiesta piu' attesa: 7 punti in classifica e 140 mila euro di ammenda all'Avellino. Provvedimento subito contestato dall'avvocato Chiaccio.

Per quanto riguarda la difesa, il legale di Biancolino sottolinea come il suo assistito non venga mai citato nelle intercettazioni e quindi vada prosciolto. Vannetiello, legale di Millesi, spiega che l’accusa rischia di confondere illecito penale con illecito sportivo. Innocenzo Massaro, legale di Walter Taccone, spiega che "Millesi non viene allontanato dalla squadra perché Taccone sapeva della combine, ma perché a fine contratto lascia l'Avellino a giugno. Conoscendo Taccone, se lo avesse saputo lo avrebbe denunciato. Va prosciolto perché Luca Pini ha detto solo una serie di falsità e non ha alcun credito. Inoltre l'Avellino perse con il Modena e quindi chiedo che la pena venga ridotta al minimo".

Queste le richiesta, adesso bisognerà attendere la sentenza di primo grado fissata per il 10 di marzo.

Sezione: Copertina / Data: Ven 03 marzo 2017 alle 15:02
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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