Al termine della gara, il tecnico biancoverde Massimo Rastelli, mal digerisce il risultato maturato al San Nicola: «Sono rammarico per il risultato perché non meritavamo la sconfitta. Siamo stati puniti alla minima sbavatura, va dato merito a Joao Silva di aver fatto un gran gol che ha preso di  infilata la difesa. Il loro gol è nato da una palla persa e purtroppo abbiamo pagato caro soprattutto perché nel primo tempo abbiamo creato e abbiamo sprecato troppo. Forse la chiave della partita sta proprio  nella incapacità di far gol nel primo tempo. In partite così equilibrate bisogna essere cinici, determinati e cattivi al punto giusto. Non mi sento di dare colpe a qualcuno o agli attaccanti in particolare». Su Galabinov: «Può starci una partita sottotono, però non dobbiamo dimenticarci quello che ha fatto Andrej e quello che ci ha garantito finora». In qualche occasione in contropiede la superiorità numerica poteva essere sfruttata diversamente: «Non siamo stati in grado di far male all’avversario nel colpirlo nel momento giusto. Il Bari ci ha aspettato e ci ha colpito nell’unica vera occasione che ha creato. Però, lo ripeto, su una palla persa dall’Avellino sulla trequarti con un traversone dalla destra con Joao Silva che è stato perfetto nel colpo di testa». Perché quest’Avellino fallisce sempre quando bisogna fare il salto di qualità: «Io vorrei tornare su un solo aspetto che pochi ricordano e che, invece, va menzionato. Questa è una squadra che è partita da lontano per determinati obiettivi. Se pensano che questo è l’Avellino che deve vincere tutte le partite, ci sbagliamo. Bisogna continuare a restare sul pezzo senza snaturare le nostre caratteristiche e senza perdere l’umiltà e la cattiveria che ci ha portato così in alto. In partite del genere, così equilibrate, sicuramente bisogna essere più precisi e determinati sotto porta. Non ci siamo riusciti e purtroppo per la legge del calcio stiamo puniti». Sui tifosi: «Certamente si aspettavano un altro risultato positivo. Abbiamo dato un’altra buona prestazione al di là del risultato finale. Il Bari non ha creato grandi pericoli. La partita è stata preparata bene anche con un modulo che ci permetteva di creare superiorità numerica e nei primi 45 minuti dovevamo far male alla difesa pugliese. Ora resettiamo questa partita perché non abbiamo neanche il tempo di pensarci sopra perché venerdì arriva il Siena, una signora squadra ed è una delle candidate alla promozione diretta in serie A. Mi aspetto subito un pronto riscatto da parte del gruppo e un buon apporto dei tifosi in una partita sentita».

Sezione: Copertina / Data: Sab 15 marzo 2014 alle 17:35
Autore: Redazione Web
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