La situazione è ancora complessa, ma la notizia dell'accoglimento della richiesta dei legali della Sidigas, per un concordato in bianco accettato dal Tribunale di Avellino, che ha scongiurato - per almeno 60 giorni - il fallimento dell'azienda di Gianandrea De Cesare, apre uno spiraglio per la cessione dell'U.S. Avellino e della Scandone. 

Da oggi, i potenziali acquirenti potranno trattare con De Cesare, passando comunque attraverso il Tribunale di Avellino, che valuterà le offerte nell'interesse dei creditori. 

Concentrandoci sull'Avellino calcio, le ipotesi, al momento, sono due.

La prima passa per la vendita della società a uno dei soggetti interessati all'acquisto. Tra questi spicca Angelo D'Agostino, che si è detto pronto a intavolare trattative, non appena si sarebbe chiarita la situazione Sidigas. Accanto all'imprenditore irpino potrebbe palesarsi Enrico Preziosi. 

Dalle informazioni raccolte dalla nostra redazione, il patron del Genoa, da sempre affascinato dall'idea di diventare proprietario dell'Avellino (la scorsa estate ci ha provato in tandem con Marinelli, ma è stato beffato dallo stesso De Cesare e dalla scelta dell'ex Sindaco Ciampi), qualche giorno fa ha allacciato contatti con l'ex diesse rossoblù Giorgio Perinetti che, se Preziosi acquistasse l'Avellino, ricoprirebbe la carica di uomo mercato.  

A quella chiacchierata, però, non se ne sono aggiunte altre, forse a causa della complessità dell'operazione d'acquisto. Il discorso potrebbe essere intavolato nuovamente alla luce delle notizie provenienti dal Tribunale di Avellino oppure arenarsi definitivamente dal momento che Perinetti, se dovesse sfumare l'interesse di Preziosi per l'Avellino, potrebbe ripartire dal Palermo in Serie D

Resta sempre da chiarire, però, se De Cesare abbia davvero voglia di vendere l'Avellino. Ad oggi l'ingegnere napoletano può garantire soltanto la gestione ordinaria, che in parole povere si tramuta in semplice ingaggio di calciatori svincolati e di prestiti gratuiti (massimo 6 provenienti da Serie A e B come da regolamento), oltre che al pagamento degli stipendi e dei contributi a calciatori e membri dello staff. 

La rosa verrebbe formata da buona parte degli elementi in organico in Serie D, molti di questi pronti a legarsi nuovamente all'Avellino. Morero e Alfageme hanno già dato il loro consenso, Matute, Gerbaudo, Di Paolantonio e Parisi non aspettano altro che una chiamata per firmare per la prossima stagione, mentre Ciotola, Lagomarsini e Sforzini potrebbero aggiungersi al gruppone dei calciatori selezionati prima della bufera giudiziaria, al pari di Betti, rimasto svincolato dopo il fallimento del Foggia. 

Se dovesse restare De Cesare al timone della società, con buona pace della Curva Sud che ha già manifestato il proprio malumore attraverso striscioni affissi al Partenio-Lombardi, il ruolo di direttore sportivo verrebbe affidato a Salvatore Di Somma, che starebbe già operando sotto traccia al di là delle smentite di rito, mentre in panchina dovrebbe accomodarsi Ezio Capuano, affascinato dall'idea di allenare l'Avellino, nonostante i trascorsi con società rivali. 

Sezione: Copertina / Data: Gio 11 luglio 2019 alle 18:00
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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