Alberto Bergossi è il doppio ex della sfida tra Bari ed Avellino. L'ex attaccante biancoverde che ripose nel cassetto la maglia dell'Avellino nel 1984, continua a seguire le sorti del lupo: «Ad Avellino sono cresciuto innanzitutto come uomo - dichiara al "Mattino" - Ricordo quella squadra così unita, anche fuori dal campo. Dopo gli allenamenti ci ritrovavamo sempre un po' tutti, e da trent'anni con loro resiste una sincera amicizia che va oltre i trascorsi calcistici insieme».  Dopo i ricorsi, il pensiero va al presente: «Ho visto l'Avellino all'opera in un paio di occasoni e comunque lo seguo spesso anche in tv - continua l'ex biancoverde dalle colonne del quotidiano locale - Una squadra che mi ha fatto subito un'ottima impressione e spero che continui così perchè sono legato ai colori biancoverdi. Peraltro resto un simpatizzante dell'Avellino: ho trascorso in Irpinia due anni splendidi». Bergossi guarda la classifica: «La posizione è molto ghiotta. L'Avellino è la vera sorpresa di questo campionato, non me lo aspettavo neppure io. Un plauso va al tecnico Rastelli, al direttore De Vito e alla società. Una dirigenza che, pur non cambiando molto, ha dato alla squadra una fisionomia vincente, l'impronta giusta per questa serie B. L'Avellino vanta un impianto di gioco considerevole. Poi ha in organico giocatori che a me piacciono. Tutti elementi che scendono in campo con lo spirito giusto e l'atteggiamento adatto. E poi giocare su quel terreno è un vantaggio, è la vecchia e cara legge del Partenio. Solo chi ha calpestato quel manto verde può capirlo. Complice la pay tv, molta gente si è disamorata, ma Avellino è sempre quella piazza calda e passionale di un tempo, a mio avviso uno dei pochi posti dove è bello fare calcio. Chi viene in Irpinia a giocare sa in che piazza è approdato ed è consapevole di poter raccogliere soddisfazioni». Però, attenzione al Bari: «La squadra pugliese ha bisogno di punti e credo che sia una partita aperta a qualsiasi risultato. E' un campo difficile e i giocatori, pur dovendo fare i conti con questo fallimento, in fin dei conti pilotato, vorranno mantenere la categoria. Occhio al Bari, insomma. Anche quella pugliese è una buona compagine, con individualità da non sottovalutare». L'Avellino arriva a Bari con tre punti conquistati ad Empoli e una super tifoseria: «Oggi il vero punto di forza della squadra biancoverde è la posizione in classifica. I ragazzi giocano senza il freno a mano tirato e sono nelle condizioni di poter consolidare i play off. Tolte Palermo ed Empoli, l'Avellino può giocarsela con tutte. E una volta approdata nella terribile appendice di campionato, sarà davvero una mina vagante da tenere a bada. Anche perché alle spalle avrà quel pubblico meraviglioso».

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mer 12 marzo 2014 alle 12:20
Autore: Redazione Web
vedi letture
Print