Sasà Campilongo, dalle colonne de “Il Mattino”, si cala subito nel doppio ex della sfida del Castellani tra Empoli e Avellino: «L’Avellino sta facendo un grande campionato. La società di certo non era partita con propositi di vetta e neppure di play off, visto che l’obiettivo iniziale era la salvezza. Ma posso dire che in casa bianco verde è stato fatto un grande lavoro, scegliendo giovani di qualità del calibro di Arini e Zappacosta. Il problema, però, è un altro: Avellino è una piazza importante ed esigente e quando si arriva lassù l’imperativo diventa insistere, perché la gente ha il palato fine e l’appetito viene mangiando. Forse il pubblico è rimasto deluso dal mercato riparatore di gennaio, privo di nomi altisonanti in grado di poter garantire il salto di qualità. Ma al di là dell’ottimo operato di Enzo De Vito credo che la dirigenza non abbia voluto cambiare le cose. Conosco la B da tanti anni e il girone di ritorno è completamente diverso da quello di andata. Ma dico questo: resta un campionato apertissimo per l’Avellino. L’Avellino affronterà una grande squadra. Una compagine che innanzitutto gioca bene a calcio. Lavora molto sugli avversari ed è guidata da un allenatore che opta per un atteggiamento tattico redditizio ed imprevedibile, visto che nel suo 4-3-1-2 Sarri cambia spesso il trequartista. Poi ci sono Tavano e Maccarone, due attaccanti di peso e pericolosi: anche se non attaccano l’avversario, limitandosi a un pressing leggero, quando hanno la palla tra i piedi sono micidiali perché vanno a segno con disinvoltura. Scardinare la retroguardia dell’Empoli non sarà facile, visto che la difesa toscana è ben messa con Rugani che, a mio avviso, è il miglior stopper della serie B e di sicuro il prossimo anno finirà in A». Campilongo allora ha la ricetta bella e pronta per creare grattacapi all’Empoli: «L’Avellino in campo è una  buona squadra è dovrà arginare il centrocampo, molto tecnico e forte dei padroni di casa; dovrà impedire al settore nevralgico di filtrare palle preziose per gli attaccanti. Dunque, Castaldo e Galabinov dovranno scavalcare il centrocampo dell’Empoli per far arrivare rifornimenti all’attacco. Del resto, l’Avellino fuori casa fioca meglio ed è bravo nelle ripartenze. L’Avellino ha dimostrato di essere una squadra di B. ho visto in tv la gara col Pescara e meritava la vittoria, a prescindere da quella leggerezza commessa dalla difesa alla fine. Credo che l’Avellino, all’80%, sia già salvo, ma deve tirar fuori un po’ più di spregiudicatezza, osare di più, magari con un trequartista come Ciano dietro le punte, anche se Rastelli sa già bene cosa fare».

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mer 05 marzo 2014 alle 08:42
Autore: Redazione Web
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