Antonio Criniti, ex attaccante dell'Avellino negli anni Novanta, era a Cesinali per uno stage di giovani calciatori in compagnia di Pasquale Luiso. Criniti, ai microfoni di SportChannel, ha ricordato la retrocessione in C del 1996 e si è concentrato anche sul presente: "Io mi porto ancora dentro l'amarezza per la sconfitta nel 1996. Tornai ad Avellino, chiamato da Sibilia per dare un po' di qualità alla squadra, ma pure quella non fu un'annata felice. Non c'era un grande gruppo come quello che c'era in Serie B. Ho sentito tante chiacchiere sull'epilogo di quel campionato e nessuna cosa è vera. I problemi furono due: ho saltato le ultime nove partite e Pasquale ne ha pagato le conseguenze perché non era facile costruirsi i gol da solo.

E poi ci sono stati tre cambi di allenatore, con tre metodi di allenamento diversi: un livello medio con Boniek, un livello alto con Orrico, mentre con Pace non facevamo nulla. E tutto questo non diede un senso logico di allenamento, con Orrico ottenemmo dei risultati importanti. L'Avellino di oggi? Quando finisce un'annata negativa l'obiettivo è rifondare per ridare lustro alla città. La proprietà è seria, bisogna solo riprogrammare. 

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Sab 21 maggio 2022 alle 17:28
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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