«E' stato, come sempre, un campionato complicato e combattuto. In B le squadre che dimostrano più continuità riescono a centrare gli obiettivi, siano essi la vittoria finale, i play off o la salvezza» - lo dichiara Giacomo Murelli vero incubo di Maradona. Quella tra il numero 2 dell'Avellino ed il 10 per eccellenza era una gara a sè nei derby campani degli anni d'oro della serie A. «Alle spalle del Palermo - continua Murelli - c'è sempre stato equilibrio, con l'Avellino che, dopo un ottimo girone di andata, ha avuto un calo di risultati più che di gioco, avendo mostrato sempre la mentalità giusta per riuscire ad avere il sopravvento sugli avversari». Da dodici anni, l'ex difensore biancoverde, è il secondo di Stefano Pioli e segue sempre con attenzione le sorti dei lupi: «Quello dll'Avellino è da sempre il primo risultato che guardo la sera: visti i miei trascorsi lì non potrebbe esser diversamente. Poi, conosco personalmente Massimo Rastelli per aver frequentato insieme il corso a Coverciano. E' una persona che stimo molto, sia sotto il profilo umano che professionale. Ho sempre fatto il tifo per lui ed ora, a novanta minuti dalla fine, ancora di più. Spero che da Padova arrivino i tre punti che, insieme a qualche altro risultato, proiettino i lupi nei play off. Sarebbe un traguardo importantissimo anche perchè dopo davvero può succedere di tutto». Sull'entusiasmo ritrovato: «So bene quanto il pubblico avellinese sia importante e sappia stare al fianco della squadra, soprattutto nei momenti topici. Anche per questo mi auguro di poter festeggiare domani sera un risultato importante. Lo meritano il tecnico ed i calciatori, che hanno riportato l'entusiasmo, lo merita il pubblico per il sostegno fornito durante tutta la stagione». Infine, Giacomo Murelli ha un sogno nel cassetto: «L'augurio che faccio a me e all'Avellino è di poterci presto incontrare magari da avversari, ma su un campo in serie A».

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Gio 29 maggio 2014 alle 12:21
Autore: Redazione Web
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