Vincenzo Riccio, ex colonna dell'Avellino, ha parlato a Radio Punto Nuovo, analizzando i temi intorno ai lupi, dal caso gagliardetto, dal pessimo inizio di stagione allo spogliatoio. 
Queste le sue parole: "Come ci si esce da questo momento? E' dura, io penso che un po' tutto, quando non si vince, scatena polemiche e avvelena l'ambiente. Come il fatto del gagliardetto. Ho seguito la polemica. Io sono, da buon campano, più che scaramantico. Ma a certi livelli non si può non presentarsi con il gagliardetto. Al di là della scaramanzia. Punto. Non voglio fare ulteriori polemiche, ripeto, la scaramanzia c'è, ma al di là di tutto, queste sono cose secondarie. Quello che conta è che l'Avellino ora si deve muovere, deve dare una accelerata, ora contano i fatti, fare i punti. Non è possibile vedere l'Avellino a 7 punti". 
Sul discorso tecnico: "Gli allenatori, poverini, sono sempre quelli che pagano tutte le situazioni. Io non voglio attribuire colpe a Taurino, sul fatto poi, di confermarlo o meno, non entro in merito, sono cose riguardano la dirigenza. Ma fatemi dire a questo ragazzo, che ha più o meno la mia età, di tenere duro, di non farsi prendere la mano. Chiedo anche ai tifosi di aiutarlo e stargli vicino". 
Su Di Somma che ha parlato di due calciatori che hanno spaccato lo spogliatoio: "Le mele marce vanno tolte subito, con coraggio. Perchè da due mele, poi diventa marcio il gruppo intero, la risposta l'ha data stesso il direttore, è inutile dirlo adesso, doveva farlo allora e prendere provvedimenti, togliendo di mezzo questi elementi. Io ci sono stato negli spogliatoi, sono anche retrocesso ad Avellino, e nello spogliatoio c'era casino, e quando c'è casino, non si va da nessuna parte". 

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mar 11 ottobre 2022 alle 15:00
Autore: Marco Costanza
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