Giuliano Capobianco, responsabile del settore giovanile dell'Avellino, ha parlato a Prima Tivvù, dove è tornato sullo spiacevole episodio che lo ha visto subire minacce da genitori di ragazzi del settore giovanile biancoverde. 

Queste le sue parole: "Cosa è successo? Il discorso non è legato solo a questo weekend, dove si è solo toccato il fondo, ma ormai è da tempo che accadono cose del genere. Sono quasi 3 anni che sono responsabile del settore giovanile dell'Avellino e non c'è mai stata una vera serenità. Capisco i genitori e posso capire cosa si prova a seguire un figlio, ma qui parliamo di insulti, minacce, accuse, si parla di accuse di ricevere sponsorizzazioni, mazzette che riceviamo, per far giocare questo o quel ragazzo. L'episodio di ieri è stato davvero spiacevole, sono stato sentito dagli organi di competenza, quindi starà a loro fare indagini su quanto accaduto. Quello che dispiace è che in questa piazza non si riesce a trovare un'unità di intenti. E' sempre più raro trovare un genitore che ti ringrazia, o un ragazzo che ti sorride. Chi paga, poi, sono anche i ragazzi stessi, per le azioni dei propri genitori, perchè poi sono loro che vengono al campo il giorno dopo e sono loro che poi vivono nell'imbarazzo". 
Attestati di stima: "Ringrazio tutti per la vicinanza, la telefonata del presidente Ghirelli è stata ben accetta, avrei preferito che mi chiamasse per un motivo calcistico, ma è andata così. Mi spiace di quello che è accaduto, ragazzi che non trovano spazio nell'Avellino, non è detto che non possano fare carriera. Si pensa che dietro le scelte degli allenatori ci siano sempre motivi extracalcistici, ma non è così". 
Non vengono valorizzati i ragazzi irpini: "Altra accusa vergognosa, abbiamo il 70% dei ragazzi irpini che ci sono nel settore giovanile, 3 ragazzi che sono stati in ritiro con la prima squadra ad agosto. Faccio un altro esempio. C'è questo ragazzo, Maisto, arrivato per la Primavera, ora è in prima squadra quasi in pianta stabile, e io i genitori non li ho mai visti. Credo che dietro a ogni professionista ci debba essere una famiglia seria. Fare illazioni, calunnie, accuse gravi, dietro a chi lavora con serietà, è una cosa di una gravità inaudita. Bisogna ritrovare una serenità che manca". 
Sulla gara con l'Andria di Coppa Italia: "Non deve essere lasciato nulla al caso. Si è partiti con tantissime pressioni, non si è mai riusciti ad essere tranquilli. Il tempo c'è per amalgamarsi, bisogna far lavorare bene il mister. Ci sono anche diversi ragazzi della Primavera convocati, e a me può fare solo che piacere".
Sul campionato: "Il campionato di Serie C non è facile. L'Avellino credo che abbia una rosa competitiva, il problema è che è stata costruita in un periodo breve per potersi assemblare. Posso solo dire che mister Taurino, il direttore, lavorano con competenza, con attenzione, bisogna attendere che si raccolgano i frutti del lavoro". 
 

Sezione: Focus / Data: Mar 04 ottobre 2022 alle 10:00
Autore: Marco Costanza
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