"Non ho portato il gagliardetto contro Potenza e Crotone, ma solo per una questione scaramantica", ha dichiarato Ramzi Aya, difensore e capitano di un Avellino sempre più in difficoltà e che prova a farsi male da solo con decisioni impopolari, che provocano ancora più malumore a una piazza delusa e intristita dai risultati.

Quanto è sciocco pensare di risolvere i problemi di gioco e di risultati abbandonando negli spogliatoi il simbolo del club, il logo che ha fatto innamorare generazioni di tifosi, per il quale si è combattuto in sedi giudiziarie, acquistato all'asta a peso d'oro dall'Associazione per la Storia, unico baluardo di un Avellino sparito due volte dal professionismo in 10 anni

Quanto è poco professionale non chiedere scusa (rincarando la dose con battutine fuori luogo anche contro la nostra redazione) per un gesto che ha fatto male alla tifoseria biancoverde. Sui social si sprecano i commenti negativi e gli inviti alla società a togliere la fascia da capitano ad Aya.

Questo accade quando non ci si cala nella realtà in cui si vive e si gioca, questo succede quando si usa come semplice oggetto il simbolo di una storia che va avanti da 110 anni.

Sezione: Focus / Data: Mar 11 ottobre 2022 alle 10:07
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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