Potremmo definirlo l'ultimo dei Mohicani. Pasquale Pane è l'unico della vecchia guardia, arrivato nel primo anno della gestione D'Agostino facendosi apprezzare in campo e fuori dai tifosi che ad oggi gli vogliono veramente bene. L'anno scorso la scellerata gestione di Pazienza aveva portato il mercato dell'Avellino a mandare via la vecchia guardia, come il capitano Fabio Tito (arrivato da titolare a giocarsi la finale con la Ternana) e appunto Pasquale Pane. Secondo portiere con contratto in scadenza nel 2026 messo alla porta senza un valido motivo. Ma d'altronde oggi gli allenatori si accontentano per non lasciargli il famoso alibi se i risultati non dovessero arrivare.

E così Perinetti e Condò dissero sì, con Pane che si è accasato all'Altamura in prestito. L'arrivo del nuovo staff poi non ha mai lesinato complimenti e stima per Pasquale Pane, con Visconti preparatore dei portieri che non ha mai fatto mistero di rivolerlo in biancoverde. E così è stato, questa mattina il primo a presentarsi a Villa Esther è stato proprio lui. Sorriso raggiante di chi ha patito l'anno scorso la "vigliaccata" non potendo festeggiare la Serie B come desiderava.

Ora è pronto a rimettersi in gioco, probabilmente come terzo portiere. Darà una grande mano all'Avellino e i suoi compagni nello spogliatoio. E forse è molto giusto così. 

Sezione: Focus / Data: Gio 03 luglio 2025 alle 14:30
Autore: Redazione Avellino
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