L'Avellino esce dalla Coppa Italia per mano dell'Atalanta, e questa per certi versi non è una vera notizia perché ci poteva anche stare. La notizia è che la trasferta in terra bergamasca, pur con le attenuanti del caso ripetiamo, conferma il non eccezionale momento che la squadra irpina sta vivendo. A fine partita Rastelli ha fatto come al solito il “pompiere” come è giusto nel suo ruolo, dicendosi soddisfatto della gara e delle risposte avute da alcuni esperimenti che giocoforza ha dovuto effettuare viste le tante assenze, vedi Angeli terzino. Aggiungiamo che con i tanti infortuni, gli ultimi due solo cinque giorni fa a Chiavari, non si è potuta affrontare questa partita come sarebbe stato auspicabile, cioè con la squadra al completo e in salute. Ma sta di fatto che gli irpini non sono mai entrati in partita, hanno subito l'uno-due dell'Atalanta nel giro di cinque minuti, e da lì la partita si è addormentata senza regalare alcun sussulto.

Da una parte l'Atalanta, già infarcita di riserve in vista della sfida salvezza con il Cesena, non ha calcato la mano per risparmiare forze in vantaggio 20 contro una squadra, diciamo la verità, remissiva. Dall'altra nell'Avellino non si è mai vista quella scintilla d'orgoglio, quella voglia di provarci, la rabbia agonistica di chi vuole veramente il risultato. Si è giocato in un clima quasi da amichevole, vuoi anche per l'assenza di pubblico che molto toglie a uno spettacolo calcistico, ma quello visto ieri non è certamente l'Avellino di inizio stagione. E neanche quello di un anno fa allo Juventus Stadium che pur perdendo 3-0 aveva destato una buona impressione nonostante gli errori che avevano portato alla vittoria bianconera.

Sicuramente non è questa la partita in cui si doveva dimostrare di essere in salute dopo gli ultimi, flebili, campanelli d'allarme, ma ripetiamo forse si poteva osare qualcosa in più. Castaldo non pervenuto, Comi idem, Pozzebon capace solo di un colpo di testa nella ripresa, sono i segnali di una crisi di gol che persiste, e questo anche Rastelli ha dovuto ammetterlo. Angeli in posizione di terzino non ha affatto convinto tanto più che i pericoli e i gol sono arrivati dalla sua parte. Rastelli ha effettuato diversi esperimenti, partendo con un quasi inedito 4-3-2-1 che doveva nelle intenzioni creare qualcosa di più lì davanti, e cambiando più volte la formazione a gara in corsa. Esperimenti certamente utili nelle partite che contano, quelle di campionato, sperando che già contro il Crotone si veda un altro Avellino.

Il tecnico in conferenza ha dichiarato che l'Avellino ha conquistato due punti nelle ultime due partite e ha comunque mosso la classifica, in emergenza di più forse non si poteva fare. Quando si ritroveranno anche i gol, e questo lo sottoscriviamo, si ricominceranno a macinare anche punti. Andare quindi in cerca di una punta di peso a gennaio? Il suggerimento è lanciato...  

Sezione: Copertina / Data: Gio 04 dicembre 2014 alle 10:21
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
vedi letture
Print