Con la nomina del ds, la quasi nomina dell'allenatore (Capuano si sente l'allenatore dell'Avellino come ha dichiarato anche a noi, ma sembrano sorti dei rallentamenti e dei ripensamenti da parte di Di Somma) sembra quasi passata in secondo piano la questione della cessione societaria, ma di fatto esistono ancora delle pec inviate a De Cesare e ai commissari che restano in attesa di una risposta. Il primo interrogativo lo ha sollevato ieri l'azienda irpina App Green, che in un comunicato ha confermato di aver inviato una pec di interesse nel rilevare l'Avellino alla quale nessuno ha risposto. "Ci tiriamo indietro perché non ci sono più i tempi tecnici per costruire una squadra, ma tra imprenditori sarebbe stata gradita almeno una risposta" l'accusa lanciata.

Ma non sono gli unici a non aver ricevuto risposta. Si fa un gran parlare della prima offerta inviata da D'Agostino, ne ha parlato più volte anche il sindaco Festa auspicando una cessione per il bene dell'Avellino e del suo futuro, ma anche lui non ha ricevuto risposta. E non è l'unico. Si ricorderà il nome di Garau, intermediario che rappresentava gli interessi del giornalista irpino nonché editore di Sportitalia Michele Criscitiello. Criscitiello, fin dall'apertura di questa "gara", si è impegnato in prima persona per portare imprenditori in grado di salvare l'Avellino: prima ha coinvolto Felleca, che però non ricevendo risposta dal Tribunale e da De Cesare ha cambiate mire e ha rilevato in pochi giorni il Foggia, quindi ha coinvolto il presidente della Sampdoria Ferrero.

Ferrero ha dato la sua disponibilità a rilevare l'Avellino e rilanciarla, tra l'altro da sondaggi effettuati dallo stesso Criscitiello con i rappresentanti del tifo, con i quali è sempre in contatto, Ferrero godrebbe del gradimento della piazza, ma ancora da Avellino nessuno risponde. E il rischio che anche Ferrero si stufi e molli è concreto. Anche perché, se è vero che non è stato stabilito un termine massimo entro il quale rispondere alle manifestazioni di interesse, è anche vero che il tempo stringe e per allestire eventualmente una squadra c'è sempre meno tempo.

La domanda che allora ci poniamo è: perché De Cesare ma soprattutto il Tribunale non hanno mai risposto alle varie manifestazioni di interesse arrivate? Se l'obiettivo ultimo è tutelare i creditori e favorire un passaggio di proprietà, perché non si prendono in considerazioni offerte concrete, al punto da lasciarle sfumare? Di fatto Mauriello si è già messo all'opera per allestire staff tecnico e squadra, a condizioni economiche chiaramente molto limitate. Ma allora, perché non si vende?

Sezione: Copertina / Data: Sab 27 luglio 2019 alle 21:33
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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