Michele Pazienza, allenatore dell'Avellino, ha parlato a Prima Tivvù, a Contatto Sport sulla stagione conclusa, in vista dei playoff e sulle cose che hanno funzionato e quelle da migliorare. 

Queste le sue parole: C'è tanta gioia, il secondo posto è un traguardo importante. Non è la vittoria del campionato ma è un traguardo che ci dà quella spinta verso i playoff e per provare a fare qualcosa di importante. E' un traguardo importante, meritato, per i ragazzi, che hanno avuto momenti belli e difficili, che ci sono stati, non sono mancati. Dalle mancate vittorie in casa, dai gol degli attaccanti che mancavano, ho cercato consigli e indicazioni anche chiacchierando con Molino, quando gli attaccanti hanno avuto dei momenti di calo. E' una posizione di classifica che ci dà qualche piccolo vantaggio per i playoff". 

Sui playoff: "Abbiamo rimodulato il programma che era stato fatto, dobbiamo solo inserire le date delle amichevoli. Ora bisogna solo mantenere una condizione fisica accettabile, recuperare al 100% tutti i giocatori e ricaricarsi a livello mentale, e staccare questi 2-3 giorni ci è servito sicuramente. Riprenderemo mercoledì il lavoro"

Sulla rosa lunga: "Ho sempre detto di avere a disposizione una grandissima rosa, dove posso gestire un grande gruppo. Anche domenica ho gestito solo per la questione Frascatore, perchè è l'unico difensore mancino, come braccetto che ho. Per il resto ho il doppio ruolo in tutti i reparti. In attacco ho elementi diversi che posso adattare in base alla partita e all'avversario che andremo ad affrontare".

Sulle diffide evitate: "Siamo stati noi bravi e anche un po' di fortuna e fatalità. Ci è andata di lusso, nessuno dei 9 diffidati si è tirato indietro. E' stata una gara tirata fino alla fine, per fortuna è andata così. Alcune volte ci ammonivano al primo fallo, al primo intervento dubbio". 

Su Sgarbi: "Gli avversari hanno imparato a conoscerlo e a limitarlo meglio. Non possiamo mettere tutto il carico sulle loro spalle come è accaduto l’anno scorso a gennaio con Marconi. Vale per Sgarbi, per Marconi e Gori. Le responsabilità vanno divise. Non possiamo permetterci di partire troppo spregiudicati. Preferiamo valutare di volta in volta in quale zona di campo schierarlo. In quella zona di campo, poi, ci serve almeno uno dei tre interpreti con le caratteristiche di Lorenzo. Russo è tornato in piena condizione solo nell’ultimo mese. D’Ausilio aveva bisogno di tempo per adattarsi alle nostre velocità di gioco. Per scelta di caratteristiche abbiamo utilizzato Varela da mezzala e sta per tornare”.

Su Patierno: "E' molto bravo sia all'interno dell'area che anche fuori, riesce a legare molto bene il gioco, si sacrifica, è un giocatore completo. Per caratteristiche è un giocatore che può durare 95 minuti e oltre. E' chiaro che se hai la possibilità, essendoci anche i 5 cambi, chiaramente inserisco un giocatore più fresco. Il lavoro più importante che abbiamo fatto, sugli attaccanti, ma anche sugli altri, è quello di aver saputo dividere le responsabilità. L'anno scorso, quando è arrivato Marconi  a gennaio, ci si aspettava che facesse 15-20 gol, e creando queste responsabilità, magari caricandolo troppo, ha poi avuto delle problematiche. Invece noi siamo riusciti a dividere queste responsabilità tra tutti gli attaccanti. Sgarbi ha fatto tanti gol, Gori, lo stesso Russo, Marconi. E' chiaro che Patierno spicca per essere stato capocannoniere, ma non ha avuto l'unica responsabilità di dover segnare solo lui e questo lo ha aiutato "
Sui tifosi: "Mi auguro di rivederli numerosi, così come accaduto col Benevento e col Crotone e rivedere un sold-out, anche nelle tribune"
 

Sezione: Copertina / Data: Lun 29 aprile 2024 alle 21:30
Autore: Marco Costanza
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