Ultimo appuntamento stagionale con la rubrica che analizza da zero a dieci le principali statistiche delle gare dei Lupi. Questa volta dedicata, ovviamente, interamente all'amaro finale di stagione.

ZERO - I tanto agognati playoff non sono arrivati e l'Avellino resta a mani vuote. C'è tanta amarezza perché gli altri risultati avrebbero aiutato un'eventuale vittoria a Padova ma la squadra non ha saputo conquistare la post season sul campo. Zero punti all'ultima giornata e zero spareggi ma una tranquilla salvezza al primo anno di B: accontentiamoci.

UNO - L'Avellino a Padova aveva un solo risultato possibile per tentare il miracolo: vincere. E invece è arrivata un sconfitta inattesa che ha però sottolineato tutti i limiti di questa squadra. Per tentare la scalata alla A ci vuole maggiore compattezza e continuità di risultati.

DUE - Almeno due le squadre sopra i biancoverdi che non avrebbero dovuto vincere per favorire l'Avellino nella rincorsa ai playoff, sembrava quasi impossibile e invece non hanno vinto né Crotone (pari a Palermo) né Spezia (altro pari a Latina) né Siena (sconfitto a Varese), né Lanciano (0-0 in casa col Cittadella). Il che rende ancor più amara la sconfitta di Padova.

TRE - L'Avellino fallisce gli ultimi tre punti fondamentali del suo campionato e così la stagione si chiude a -3 dai playoff. Una vera beffa soprattutto perché sarebbe bastato solo vincere visti gli altri risultati.

QUATTRO - Con l'undicesimo centro in campionato Castaldo conclude la stagione con il suo record di gol in serie B a quattro lunghezze dal compagno di reparto Galabinov, anche lui reduce dalla miglior stagione con 15 reti. Una piccola soddisfazione in una stagione che poteva chiudersi diversamente.

CINQUE - Le vittorie dell'Avellino nel girone di ritorno, tutte interne ad eccezione dell'incredibile expolit di Empoli. Troppo terreno però si è perso in avvio di girone di ritorno, bruciando tutto il vantaggio accumulato sulle altre e scivolando nella definitiva posizione di metà classifica. Cinque anche i titolari assenti a Padova: Izzo, Fabbro, D'Angelo, Arini, Galabinov.

SEI - Le squadre che da martedì di giocheranno il terzo e ultimo posto valido per la promozione in serie A: Latina, Cesena, Modena, Crotone, Bari e Spezia, quest'ultima rientrata alla fine a spese delle "suicidate" Avellino e Siena.

SETTE - Il voto finale che diamo a Rastelli per la stagione appena conclusa. Il tecnico è il vero artefice di un'annata che resterà comunque una delle più positive degli ultimi 20 anni: ha fatto vedere stralci di bel calcio, ha ottenuto risultati a volte prestigiosi ed è passato con disinvoltura dal 3-5-2 al 4-3-1-2. Peccato per il doppio volto tra casa e trasferta, ma se su di lui ci sono gli occhi anche di club di serie A non è un caso.

OTTO - La maggior parte dei punti, non è un mistero, quest'anno sono arrivati in casa: otto vittorie e otto pareggi al Partenio, solo 5 sconfitte pari a 32 dei 59 punti conquistati in campionato.

NOVE - A Padova potrebbe aver giocato l'ultima partita in maglia biancoverde. Raffaele Biancolino, maglia numero 9, è il simbolo dell'Avellino, l'ultima bandiera in attività dopo Puleo. Peccato che abbia salutato il pubblico che tante volte lo ha applaudito e osannato con una prestazione deludente e un risultato amaro. Gli insulti e gli sputi di fine gara sono assolutamente da censurare, anche perché non osiamo pensare cosa sarebbe successo se a retrocedere fosse stato l'Avellino. Lui ha tentato, invano, di fare da paciere. Resterà comunque sempre nella storia dell'Avellino Calcio.

DIECI - A Padova l'Avellino ha tirato ben 10 volte fuori dallo specchio della porta in 15 tentativi a rete. Tanta imprecisione, lo abbiamo visto, poca lucidità e a volte frenesia nel tentare la conclusione quando si poteva ragionare meglio la giocata, ma anche tante conclusioni murate dal Padova. Forse gli stessi calciatori, alcuni in campo da titolare per la prima volta dopo tanto tempo, non credevano a una simile combinazione di risultati dagli altri campi e si sono svegliati dal torpore quando era ormai troppo tardi.

Sezione: Copertina / Data: Sab 31 maggio 2014 alle 15:36
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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