Giovanni Ignoffo ha parlato per la prima volta dopo l'esonero maturato lo scorso ottobre, prima dell'arrivo di Capuano. L'ex allenatore dell'Avellino, ai microfoni di PrimaTivvù, ha puntato il dito contro Di Somma, pur senza mai nominarlo: "Dell'esperienza di Avellino porterò con me le cose positive e quelle negative, che fanno crescere. Ho creato un bel rapporto con gli uomini di calcio e con i calciatori, si tastava la voglia di fare bene. Un gruppo di ragazzi che si è fatto in quattro capendo le difficoltà c'è c'erano, li ringrazio per quello che hanno dato in campo, dispiace solo per qualche risultato negativo, ma loro hanno dato il massimo. Ringrazio tutte le persone che so o state al nostro fianco, lo staff medico, il dottor Esposito, il team manager Vecchia. Sono persone che meritano di lavorare a vita in una società di calcio, hanno fatto il loro dovere alla grande e meritano un plauso. L'esonero? Non mi sono piaciuti i modi e i tempi, per assurdo le tre vittorie di fila in avvio hanno destabilizzato la società. Partendo in ritardo rispetto alle altre squadre sapevamo che il momento di difficoltà sarebbe potuto arrivare e si è palesato nelle tre partite a distanza ravvicinata. Fu problematico gestirle senza Albadoro, Celjak e Charpentier che non si allenarono. Quando togli tre calciatori in un gruppo di 12 elementi validi si fa fatica. Le prestazioni non sono mancate, Co tro Bisceglie e Virtus Francavilla nella ripresa o in casa della Cavese. Dovevo essere sicuramente più tutelato. Chi doveva gestire la situazione non l'ha fatto. A me dissero di arrivare a dicembre nella migliore posizione di classifica possibile, non di vincere il campionato. Anzi ho fatto mettere il premio playoff perché ero consapevole delle qualità della squadra, c'erano giovani di valore e big come Morero, Albadoro e Di Paolantonio che hanno giocato a calcio. Parisi? Mi ha subito destato un'ottima impressione e dissi a Di Somma che l'avrebbe venduto a due, tre milioni di euro e infatti ci sono quattro club di B su di lui. Credo sia pronto al decollo, così come Di Paolantonio che non conoscevo come calciatore ma mi ha sorpreso. Dovevo arrivare a dicembre e poi colmare le lacune sul mercato. Non mi è stato permesso, forse c'era già un discorso aperto con Capuano, era già tutto concordato, magari sarei stato esonerato a dicembre. Chissà, è stato triste in ogni caso".

Sezione: Copertina / Data: Sab 04 luglio 2020 alle 14:48
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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