Eziolino Capuano, allenatore di grande esperienza, ex Avellino, reduce dall'esperienza al Trapani, ha parlato anche ai nostri microfoni all'evento a Serino, Partita dell'amicizia, per ricordare Charles Parisi, papà di Fabiano e Carmine De Feo, Ciappone. 

Queste le parole del tecnico di Pescopagano: "E' un evento al quale sono onorato di partecipare ogni anno, fino a quando sarò in vita ci sarò sempre. Come ho detto gli anni passati, a prescindere di Fabiano, ho un rapporto con la famiglia e sono onorato di essere ospite qui". 

Il rapporto del genitore per un calciatore: "Per la grande maggioranza è vero, molti genitori possono essere invadenti e rovinare anche le carriere dei ragazzi. Ma ci sono altri genitori, come Charles, il papà di Parisi, che all'epoca era minorenne e che quindi accompagnava sempre all'allenamento. Mai una parola, mai una protesta, nulla. Sempre educazione. Dico un altro aneddoto, era una gara in trasferta, a Bitonto, c'era tutta la famiglia di Parisi, ma mai una parola, mai un tentativo di invadere gli spazi. Pure quando era ricoverato all'ospedale di Pescopagano e io lo andavo a trovare la sera, mi domandava sempre di Fabiano, ma mai richieste. Era un padre diverso degli altri". 

Rapporto con Parisi: "E' un orgoglio, è come un figlio acquisito. Un rapporto che va fuori dal campo. E' un ragazzo che è cresciuto molto. Eravamo qui, quando passò dall'Empoli alla Fiorentina, lui mi chiese se facesse bene ad andare, era titubante perché c'era Biraghi avanti nelle gerarchie e anche in quella scelta lo aiutai. Oggi è diventato un uomo maturo, è cresciuto, le ultime prestazioni parlano bene di lui. Peccato che una società che lo aveva già preso ora ha il mercato bloccato, parliamo della Lazio, lo possiamo dire tranquillamente. Ma credo che Fabiano farà benissimo anche alla Fiorentina quest'anno. Dovete capire che a Firenze avanti ha Gosens, fino a gennaio anche Biraghi, poi passato al Torino. E comunque Fabiano ha trovato spazio, spesso Palladino lo ha messo a destra, anche a centrocampo. Ma Fabiano non ha detto mai una parola fuori posto, io penso che un giocatore come lui lo vorrebbero tutti, è un ragazzo umile e rispettoso, che si sacrifica, che sa cosa vuol dire il lavoro e la dedizione". 

L'Avellino ha preso Milani oggi: "E' un 2005, è un po' più tarchiatello rispetto a Fabiano, lo volevo portare a Taranto 2 anni fa, è un giocatore di prospetto, ha un bel futuro davanti. Si somiglia un po' con Fabiano, Ha frequenza di corsa, magari Fabiano è più forte quando stoppa e riparte, sulla spinta, Milani ha più gamba, Fabiano magari è pi forte tecnicamente. Milani è un giocatore  con più di motore". 

Sull'importanza dei giovani: "Su alcune cose non posso parlare, sono una persona seria, altrimenti mi portano al Collegio Arbitrale, capitemi. Quando potrò parlare lo farò". 
Su Valerio Crespi, altro giovane per i lupi: "Anche lui lo conosco bene, possente fisicamente, non vorrei errare è un 2004, ha fatto una esperienza in B a Cosenza. Può fare bene ad Avellino, giocatore d'area di rigore, possente, bell'attaccante". 

La crescita di Enrici: "Io in 40 anni, di giocatori ne ho lanciati. Mi si accusa solo delle parole su Mertens, ma di tante scoperte nessuno parla. Su Enrici sfondiamo una porta aperta, adesso è attenzionato, lo conoscono tutti. Ma quando ho preso Enrici a Taranto, era stato scaricato dal Lecco, gli feci tre anni di contratto. Poi mi cercò l'Avellino e non lo volevo cedere. Mi chiamavano tutti i giorni Perinetti, Condò, per me non poteva partire. Poi conoscete a Taranto come è andata ma il mio più grande rammarico, di quest'anno, la squadra che stavamo costruendo era anche più forte di quella dell'anno prima che ricordiamo, sul campo fece seconda. Enrici è un ragazzo d'oro, farà benissimo. Come Antonini. Che è un ragazzo forte che chiunque prenderà farà un affare. E' un ragazzo dove il valore umano supera quello dell'atleta". 

Il futuro di Capuano: "Per me adesso la partita più importante è la causa del 14 luglio a Firenze, dove ci sarà questa causa importante, le prime due sono state da remoto, poi il presidente ha deciso giustamente di una udienza importante in Lega. Per me questa è la partita più importante in 30 anni. Poi vedremo, se non sono mai stato fermo, in 30 anni di carriera, un motivo ci sarà. Al momento tutte le attenzioni sono su questa partita, non nascondo che ho avuto dei contatti,. ma questa è la paertita più importante della mia carriera". Per far capire, si tratta di una causa con il Trapani Calcio. 

Sulla festa dell'Avellino: "Io ad Avellino sono stato da Dio. Mi fa piacere che tutti gli investimenti fatti dalla famiglia D'Agostino siano stati ripagati. Sono stati fatti investimenti importantissimi e questa piazza merita la Serie B senza ombra di dubbio". 
 

Intervista Capuano
Sezione: Focus / Data: Gio 03 luglio 2025 alle 22:00
Autore: Marco Costanza
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