Ospite della trasmissione "Contatto Sport" in onda su Primativvú, il presidente dell'Avellino Walter Taccone ha parlato lungamente della stagione e della cocente sconfitta di Padova: "È stata una serata disgraziata funestata dagli infortuni che hanno costretto il mister ha fare un'insolita formazione. Mi ha sorpreso il Bari che ha messo in campo tutto ciò che dovevamo mettere in campo noi. Comunque vanno fatti i complimenti a tutti per la grande stagione. L'unica nota stonata è stata un po' l'arrendevolezza vista venerdì, mi aspettavo qualcosa in più. Abbiamo perso una partita che non dovevamo assolutamente perdere". Sulle questioni contrattuali di alcuni giocatori di cui si è parlato prima della gara di venerdì: "È senza senso mettere in discussione il fatto che qualche giocatore non abbia giocato per problemi contrattuali, penso sia un'idiozia. Sono sconcertato da argomentazioni di questo genere perchè le scelte le fa il mister". Il patron biancoverde poi ha proseguito: "Avrò sbagliato forse ad alzare un po' l'asticella poi ho fatto un passo indietro. Ma, dopo un girone di andata con 37 punti, sfido chiunque a non pensare a qualcosa di più della salvezza. Io ho creduto fino alla fine di arrivare ai playoff e di poterli anche vincere. Comunque chiedo a tutti scusa di aver alzato un po' la pressione". Su alcuni giocatori che hanno deluso: "Non voglio crocifiggere nessuno. Togni è una persona serissima e non l'ho mai messo in discussione come singolo giocatore, forse nel nostro modulo non ha trovato le giuste misure. Io sono il primo a difendere ogni singolo nostro giocatore". Ritornando sulla delusione di Padova e sulla permanenza o meno dello staff tecnico e dirigenziale: "È chiaro che sono il primo ad essere arrabbiato. Rifletteremo per non fare gli stessi errori. Investiremo qualcosa in più e cercheremo giocatori adatti al modulo in modo che chi subentri dia lo stesso contributo dei titolari. I due direttori e il mister sono già al lavoro. Smentisco ogni voce, io rimarrò alla guida della società e confermo che il diesse De Vito e mister Rastelli, oltre a mio figlio come direttore generale, resteranno qui. Faremo di tutto per migliorarci e, ripeto, non commettere gli stessi errori. Dopo lo scorso campionato abbiamo avuto pochissimo tempo per programmare per vari problemi come l'uscita della società del socio, la fideiussione, l'assenza di mio figlio per il matrimonio e per altri vari motivi. Nonostante questo avevamo fatto 37 punti. Adesso dobbiamo programmare tutto al meglio. Tutti sanno ciò che abbiamo subìto oltre ad alcune errori personali. In particolare, però, il mio più grande rammarico è stato il fatto che abbiamo risvegliato il Bari. Dovevamo vincere, siamo stati gli unici a tenerli testa però perdemmo immeritatamente. Da quel momento in poi non si sono più fermati e nessuno è riuscito ad arginarli". Sulle strani voci che circolano circa la partita di Padova: "Con un giocatore come Pisacane negli spogliatoi è davvero impossibile fare certe illazioni. Non si può mettere in discussione la serietà di tutte le nostre componenti". Sull'approccio sbagliato alla partita: "Io sono rimasto estremamente deluso dalla fine del campionato, però, farò sedimentare questa cosa e poi parlerò con la squadra e lo staff". Sull'ambiente che c'è ad Avellino: "Non capisco come si fa a criticare la mancanza di investimenti su una squadra che ha fatto 37 punti nel girone di andata. A gennaio abbiamo preso i giocatori in base al limite del budget e comunque è da pazzi voler stravolgere una squadra che aveva fatto così bene. Noi avevamo inseguito due anni fa Babacar e Keita. È chiaro se dobbiamo prendere nomi altisonanti dobbiamo alzare l'asticella e avere come obiettivo la Serie A. Noi non ci siamo mai tirati indietro". Il patron biancoverde fa poi un po' di conti: "La squadra e lo staff tecnico costa 5 milioni e 500mila euro. La Lega ci ha dato 1 milione e 200mila euro in meno dal pattuito. In totale il campionato è costato circa 7 milioni e mezzo di euro". Sui tifosi: "Abbiamo avuto 5947 di media di spettatori e 2553 di furbetti. Il livello della tifoseria nella provincia deve crescere e se si vuole un ulteriore nostro sacrificio si deve pagare il biglietto. Quelli che ci sono sempre sono i veri nostri tifosi e per loro faccio i sacrifici. Per eliminare chi entra gratis è fare solamente abbonamenti. Adesso abbassiamo anche il limite di biglietti istituzionali. Una media di 677 biglietti istituzionali a partita sono troppo, ho dato ordine di ridurli a 240". Sulla differenza di dichiarazioni di intenti con Rastelli: "Non è giusto fare il discorso che quando si vince il merito del mister e quando si perde è colpa della squadra. Io ho sempre detto che comunque il mister ha amalgamato benissimo la squadra. Fare dichiarazioni d'intenti diversi è un po' il gioco delle parti". Sui cosiddetti portoghesi: "Sono il primo a soffrire di questa situazione e del fatto che entrino tutte queste persone senza pagare. Posso capire che uno steward non si metta a fare discussioni, ma ci sono ben altre autorità che devono sorvegliare ciò e con questo non voglio fare nessuna polemica". Taccone ha poi proseguito: "Venerdì presenteremo anche la campagna abbonamenti ed abbiamo anche ridotto ulteriormente i prezzi. Chi vuole bene all'Avellino deve fare l'abbonamento così limita i cosiddetti furbetti". Sui rapporti con la Juventus: "Ci aspettavamo circa 400mila euro e ne abbiamo avuti solamente 37mila. Vogliamo far valere un nostro diritto, ora amichevolmente poi eventualmente legalmente. Però, mi dispiacerebbe. Cercheremo di risolvere la situazione amichevolmente". Sulla mancanza di un vero sostituto in attacco: "Chi di noi poteva ipotizzare che Soncin potesse fare solo un gol. Andrea ha sempre segnato. Quindi pensavamo di aver un buon sostituto in panchina". Sulla situazione legata a Galabinov: "Io a dicembre ho discusso con il Livorno e il procuratore. Eravamo molto vicini all'accordo, ma non ci siamo più sentiti. Purtroppo il Livorno retrocesso punterà su di lui. Avremo la magra consolazione della valorizzazione, ma rispetto al suo valore è una cifra piccola". Il presidente dei Lupi ha poi fatto il bilancio sul mercato di gennaio: "Ladrière non lo abbiamo visto giocare nel suo ruolo, quindi non penso vada bocciato. Pizza è arrivato come quarto". Su Zappacosta ed Izzo: "Per Davide siamo alla definizione, l’idea mia è di Marino è chiara. Se il ragazzo dovesse andare in A noi non gli tarperemo le ali. Qualora l’Atalanta o qualsiasi altra società di massima serie volesse cederlo ad un’altra formazione di B terremo il ragazzo con noi. Per Armando vale lo stesso discorso. Il club azzurro non ha una idea definitiva sul giocatore. La dirigenza del Napoli ha parlato con Benitez, il ragazzo non rientra nel pacchetto di sei centrali che il tecnico spagnolo ha varato per la prossima stagione. A noi farebbe comodo tenerlo un altro ano e faremo un’offerta per poter usufruire del calciatore anche nella prossima stagione". Su Bittante: "Abbiamo rinnovato la comproprietà con la Fiorentina e rimarrà con noi". Su una possibile collaborazione con l'Agropoli: "Potrei dare una mano alla società cilentana qualora arrivasse in Lega Pro, dando in prestito giocatori da far crescere". Sulla Primavera: "Ho detto ai direttori di prendere almeno quattro giovani giocatori che facciano parte della prima squadra e poi rinforzare la Primavera così da aumentare il tasso tecnico". Su chi ripartire?: "Ci sono otto persone che rimarranno e che faranno da traino ai nuovi. Chi si poteva aspettare che D'Angelo dalla D arrivasse in B e fosse un pilastro della squadra. È stato bravo chi ha puntato su di lui". Su un possibile ingresso di altri soci in società: "Ho letto che Vigorito aveva acquistato la società. Non è assolutamente vero, però se volesse venire a dare una mano, sarei favorevole ad una collaborazione. Se c'è qualcuno che volesse darci una mano, sarebbe il benvenuto. Per il momento però ci sono solo io". Sull'abolizione delle comproprietà e sulle giovanili: "Adesso dobbiamo fare o il prestito o l'acquisto secco e penso che ciò colpisca più le società di A. Penso che questa abolizione sia favorevole a noi società di B e anche di Lega Pro. È il nostro sogno prendere giocatori della nostra zona e valorizzarli". Su una possibile rivoluzione della rosa: "Se sarà fatto un 'repulisti' sarà tecnico e non punitivo. Verrà vagliato l'apporto di ogni singolo". Sul premio playoff sul sogno di un nuovo stadio: "Il premio playoff e promozione c'era già nei contratti dei giocatori arrivati questa stagione poi con i vecchi abbiamo parlato e raggiunto un accordo. Il premio complessivo era di 250mila euro per i playoff e 500mila per la promozione. Sullo stadio di proprietà abbiamo tre architetti che stanno lavorando su questo progetto che a breve presenteremo al comune". Sul rapporto proprio con il comune: "Io e il sindaco siamo amici da ragazzi e quindi il rapporto è ottimo da questo punto di vista. Però a tanti mesi di distanza dai lavori fatti da noi allo stadio e da loro approvati ancora dobbiamo ricevere un euro". Il presidente Taccone ha concluso poi il suo lungo intervento parlando del gol più bello fatto dai Lupi in stagione: "Penso che come conduzione di gioco il secondo gol di Arini con il Padova sia il più bello, mentre tecnicamente quello ultimo di Castaldo sia il più bello".
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