In vista del doppio turno dei quarti di finale playoff di Serie C, tra Avellino e Sudtirol, abbiamo intervistato Franco Iannuzzi, uno dei membri del direttivo Curva Sud Avellino. Iannuzzi ci ha parlato dell'entusiasmo della tifoseria dopo il successo sul Palermo, della bella iniziativa prima della gara con i siciliani e la carica della tifoseria in vista del Sudtirol. 
Questa l'intervista: 
- L'Avellino viene dal successo con il Palermo, che ha permesso di superare il turno e accedere ai quarti di finale playoff. La carica della Curva Sud e della tifoseria è stata certamente un fattore prima della sfida con i rosanero, come hanno sottolineato stesso i calciatori e il tecnico. Quanto vi mancava tornare a stare tutti insieme, riunire un popolo per sostenere l'Avellino?
"Ci mancava davvero tanto stare tutti insieme, ricreare questo entusiasmo dopo tanti mesi di distanziamento. E' stato davvero molto bello quello che abbiamo visto mercoledì prima del Palermo. C'è entusiasmo in città e provincia, ma questo fa capire cosa significhi l'Avellino per questo popolo. C'è un amore incondizionato per questa maglia. Ringrazio tutti i tifosi che hanno partecipato all'iniziativa lanciata da noi Curva Sud, si sono dimostrati molto affettuosi e legati a questa maglia, ed è importante questo". 
- In futuro pensate di organizzare altre iniziative? Ad esempio già domenica in vista della sfida con il Sudtirol?
"Si vedrà, certamente le idee non ci mancano, ci saranno delle iniziative anche qualora si dovesse andare avanti. Noi siamo fiduciosi che la squadra andrà avanti. Sicuramente in seguito si potranno creare tante manifestazioni belle come quella di mercoledì, per ricreare entusiasmo. Noi abbiamo vissuto davvero mesi tremendi per questa pandemia, ma anche prima, con le problematiche legate alla squadra, prima dell'arrivo di D'Agostino. Ora è bello aver ritrovato questo entusiasmo. Purtroppo non possiamo ancora andare a vedere le partite, ritrovarsi in massa con amici, a fare le trasferte. La voglia e l'entusiasmo di ritrovarsi sono tante e iniziative non mancheranno e quanto prima torneremo al nostro posto vicino al lupo sugli spalti, anche se non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno in questi mesi". 
-Franco, domenica c'è il Sudtirol. Cosa ne pensi del prossimo avversario e che si giochi al Partenio a porte chiuse, mentre mercoledì ci potrà essere la presenza dei tifosi a Bolzano al ritorno. Una cosa non equa, cosa ne pensi?
"Assolutamente non ci sembra giusta questa cosa, ma penso che a noi non ci penalizzi più di tanto. Indubbiamente incontreremo una bella squadra, che da anni partecipa ai playoff per salire in Serie B, una squadra ben organizzata e non va sottovalutata. Sono forti, di ottimo livello. Sugli stadi purtroppo la legge dice questo, che dal 1 giugno si potrà riaprire ai tifosi e non ci sono state deroghe, ma non credo che a Bolzano chissà quanta gente possa entrare. In ogni caso noi pensiamo a noi. Mercoledì abbiamo fatto una partita da veri lupi, i calciatori hanno dimostrato attaccamento alla maglia e siamo fiduciosi che se metteranno in campo quella grinta vista con il palermo, possiamo fare bene anche per la sfida con il Sudtirol". 
- Infine Franco, in vista di una ipotetica semifinale, facendo ogni scongiuro, con la possibilità di riaprire finalmente il Partenio ai tifosi, la Curva Sud, come più volte detto, continuerà con la sua posizione o tutti o nessuno allo stadio?
"Si abbiamo deciso di adottare questa posizione e così continueremo. E' anche giusto che sia così. Ma noi saremo vicini alla squadra come detto, in altri modi, con altre manifestazioni, come abbiamo dimostrato mercoledì. I giocatori hanno capito che Avellino è una piazza importante, che quando indossi quella maglia è come una seconda pelle. Vogliamo solo rispetto, come è stato fino ad ora. Anche se lontani dallo stadio, noi Curva Sud non abbiamo mai fatto mancare il sostegno alla squadra. Li abbiamo anche bacchettati quando dovevamo, ma ora siamo soddisfatti e fiduciosi per questi playoff".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 28 maggio 2021 alle 18:42
Autore: Marco Costanza
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