Geronimo Barbadillo, I dimenticata ala destra dell'Avellino, è stato intervistato da TuttoMercatoWeb: "L'Avellino mi ha aperto le porte del calcio italiano, dandomi la possibilità di far vedere le mie qualità. Mi è mancato però vincere lo scudetto in Italia. In realtà avrei avuto la possibilità di fare un salto in una big. Mi avevano cercato il Napoli e la Roma ma in quel caso il presidente Sibilia, dopo che aveva già ceduto Tacconi, Vignola e Favero, venne da me e mi disse: 'Se vendo anche te mi ammazzano...'. Così rimasi e poi passai all'Udinese. A Napoli c'era Bianchi come allenatore. Mi aveva già avuto all'Avellino e in più come direttore sportivo c'era Marino che avevo conosciuto in Irpinia. Successe però che l'Udinese voleva troppi soldi. Io andai a Napoli a parlare con Bianchi e Marino e ci trovammo d'accordo su tutto ma l'affare non si concretizzò. Giocavo da ala e fornivo assist importanti per Carnevale a Udine e per Diaz all'Avellino. Ricordo tante partite con le big in cui l'Avellino si esaltava. Una volta invece contro l'Ascoli dopo esser rientrato praticamente il venerdì da un impegno in nazionale la domenica segnai una doppietta. E il presidente Sibilia mi disse che mi voleva mandare tutte le settimane in nazionale".

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Sab 02 maggio 2020 alle 12:31
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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