Sasà Campilongo, ex allenatore e giocatore dell'Avellino, ha parlato a Radio Punto Nuovo in merito all'ufficialità di Giorgio Perinetti come nuovo dirigente dell'Avellino e ha parlato sul futuro del club biancoverde. 

Queste le sue parole: "I presupposti per fare bene ci sono tutti. Ho avuto Perinetti a Palermo per un paio di anni e Giorgio conosce queste categorie molto bene, porterà grande professionalità a tutta la società e serenità all'ambiente. Su questo posso dire che la famiglia D'Agostino abbia fatto un grande colpo".

Sul modulo: "I sistemi di gioco sono tutti vincenti o  perdenti. Dipende da come vengono interpretati. Rastelli è arrivato in corsa la stagione passata e ha dovuto adattarsi alle qualità della rosa, ma è sempre difficile e anche quando provi a fare dei miglioramenti a gennaio, non è detto che si possa agire in maniera ottimale. Un sistema di gioco fa parte di tanti fattori. Poi bisogna vedere la qualità che hai in campo. Per vincere poi servono tanti altri fattori, oltre alla qualità e ai sistemi di gioco".

Su Rastelli: "Penso che avrà valutato tante cose, anche la qualità umana e la personalità per giocare in una piazza così importante. Io sono sempre stato dalla parte di non cambiare molto e ripartire da una base forte, un gruppo compatto e coeso. Poi la rivoluzione può anche andare bene ma bisogna avere l'equilibrio giusto. Magari anche quando un giocatore non piace un giocatore alla società, l'importante è che sia funzionale al progetto".

Sul prossimo girone: "Io ho sempre detto che il girone C sia il più difficile. Magari gli altri due hanno più qualità e meno pressioni, ma il prossimo girone C sarà come sempre un girone durissimo e tante squadre faranno fatica il prossimo campionato. Il Benevento vorrà vincere, il Crotone starà lì, l'Avellino, il Catania non farà una passeggiata, poi il Pescara è da capire dove lo mettono e cosa farà il Foggia. Fare un campionato del genere è anche stimolante".

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mar 13 giugno 2023 alle 16:10
Autore: Marco Costanza
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