Intervistato da PrimaTivvù assieme a Raffaele Biancolino, Jorge Juary si è raccontato parlando del suo amore per il calcio e per l'Avellino: "Da piccolo sognavo di fare l'avvocato, il mio giocatore preferito era Pelè, ma ho avuto la fortuna di giocare con diversi grandi calciatori e di essere allenato da Coutinho, nella nazionale brasiliana. Io le mani addosso a un compagno? Impossibile, come facevo con Di Somma, Cattaneo e Giovannone? Prima c'era più amore verso la propria società e i propri colori, ora girano troppi soldi e c'è più egoismo. La mia esultanza intorno alla bandierina? Nacque per caso, in maniera spontanea ed è diventata una cosa bella. Ho segnato tanti gol in carriera, non ricordo quanti, e mi è capitato di piangere dopo aver segnato, ma anche dopo aver perso o vinto una partita. Siamo esseri umani pure noi. La mia più grande delusione? Non essere riuscito a giocare come volevo all'Inter, avevo una nostalgia matta di Avellino, la mia squadra del cuore. C'è un altro Juary in giro? Penso proprio di no".

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Gio 23 aprile 2020 alle 12:03
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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